Uno dei primissimi computer assemblati da Steve Jobs e Steve Wozniak è ufficialmente all’asta. Proviene da una collezione privata che lo detiene dal 1977 e oggi il suo nuovo valore sarà determinato semplicemente dal mercato: 200 mila dollari la prima offerta, prezzo finale stimato tra i 400 ed i 600 mila dollari. Il miglior offerente potrà farlo proprio semplicemente lasciando la propria puntata qui.
Apple-1
Sono stati 200 gli Apple-1 asseblati ai tempi nel garage di Jobs. 175 di questi furono venduti alla cifra di 666,66 dollari, 50 dei quali alla ByteShop di Paul Terrell a Mountain View. Il modello all’asta venne montato in un case in legno Koa (ai tempi facilmente accessibile, oggi invece raro e ben poco economico), il che ne impreziosisce l’attuale immagine ed il fascino insuperabile della storia che scorre tra quei pulsanti.
Il modello è stato nelle mani di due soli proprietari: inizialmente acquistato da un professore dello Chaffey College di Rancho Cucamonga in California, è stato in seguito venduto ad uno degli studenti che lo ha quindi presumibilmente detenuto fino ai giorni nostri.
Per gli appassionati, dentro questa scatola in legno c’è qualcosa di autenticamente magico: c’è l’inizio di una rivoluzione, c’è il profumo della storia. Perché di questo si tratta: è la storia scritta dalla Silicon Valley, con tutto il rammarico e le distorsioni dell’epopea Olivetti in sottofondo, ma con la forza di quelli che sono stati i decenni che hanno consegnato alla California lo scettro della rivoluzione informatica. Apple-1 è importante non solo per Cupertino, ma per il mondo intero: in questa asta si definirà il valore della storia, di questa storia.
Per oggetti di questo tipo non c’è Black Friday che tenga: nessuno sconto e, anzi, il prezzo è destinato ad aumentare di molto fin dalle prossime ore.