Analizzare il 2017 di Apple può essere apparentemente semplice visto che, se andiamo ad esaminare banalmente il fatturato, scopriamo che si è tratta di un anno di crescita continua , per la precisione un anno in cui la crescita è stata sempre maggiore; l’anno si è infatti aperto con un incremento di poco più del 3 percento nel primo trimestre fiscale (che nel caso di Apple, ricordiamo che coincide col lo scorso trimestre natalizio) per concludersi con un incremento di oltre il 12 percento nei risultati dell’ultimo trimestre, un risultato contro ogni previsione perché ancora esente dagli effetti di iPhone X .
Ma partiamo dal principio o, ancora meglio, andiamo ad esaminare cos’è successo per ogni singolo prodotto o settore , partendo da quello che ormai è il prodotto simbolo della casa della mela: l’ iPhone . Il 2017 si prevedeva come un anno difficile per il melafonino, con un modello, l’ iPhone 7 , esteticamente identico alle due serie precedenti, l’attesa di un modello innovativo per celebrare il decimo anniversario , e un mercato sempre più difficile e concorrenziale, soprattutto sul fronte cinese, dove Apple stava già scontando lo scotto del boom del 2015 (evento sicuramente positivo ma che era impensabile potesse ripetersi con gli stessi numeri negli anni successivi). Nonostante tutte queste incertezze, iPhone riuscì a registrare un incremento del 4,7 percento di unità vendute nello scorso trimestre natalizio, per poi subire una piccola battuta d’arresto nel trimestre successivo, prima di tornare a crescere (anche più di ogni previsione) negli ultimi due trimestri fiscali del 2017.
Il bello però deve ancora venire, perché i dati dell’ ultima trimestrale (che ha visto un incremento di vendite del melafonino pari al 2,5 percento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) includono solo pochi giorni di disponibilità degli ultimi modelli classici (iPhone 8 e iPhone 8 plus sono disponibili solo dal 22 di settembre) mentre iPhone X è arrivato ancora più tardi, dal 3 novembre . In attesa dei dati definitivi sulla trimestrale in corso, segnaliamo comunque che, in base alle ricerche di mercato (e contrariamente alle previsioni nefaste di qualcuno) iPhone 8 e iPhone 8 plus stanno ottenendo degli ottimi risultati e pare che iPhone X stia vendendo ancora di più degli altri modelli. Se così fosse si prevede un trimestre molto ricco per Apple, con risultati difficilmente ripetibili, ma cosa accadrà nel 2018? In attesa di iPhone XI, o magari di un iPhone X plus (cosa che mi lascia qualche dubbio in più, nonostante le indiscrezioni vadano in questa direzione) resta da capire se ci sarà anche un iPhone 9, oltre ad un probabile aggiornamento dell’ iPhone SE (che pare avere ancora una buona fetta di estimatori). Inutile dilungarsi troppo in ipotesi più o meno probabili, ma è chiaro che per il 2018 la casa della mela si trova di fronte ad un’ampia scelta di opzioni per cercare di tenere vivo l’interesse intorno al proprio prodotto di punta.
Passiamo ora al prodotto più controverso: l’ iPad . Se i primi due trimestri dell’anno hanno confermato il trend decrescente dell’anno precedente, insinuando qualche dubbio sull’opportunità del voler proseguire in questa direzione, la situazione si è completamente ribaltata nei due trimestri successivi, con incrementi nel numero di unità vendute vicini al 15 percento, complice l’arrivo di un nuovo modello sul quale Apple ha voluto scommettere utilizzando alcuni componenti meno pregiati (il display) per favorire il fattore prezzo.
È ancora presto per dire se si tratta di un nuovo ciclo di risalita, ma se a questo aggiungiamo il nuovo iPad Pro presentato durante il keynote di apertura della WWDC 2017, possiamo dire che Apple ha dato il via a una nuova serie di prodotti che potrebbero sostenere le vendite anche nel 2018. Non resta che attendere i dati del trimestre Natalizio, ma per il futuro rimane ancora qualche dubbio sulla linea che vorrà tenere Apple, in particolare sull’iPad mini (prodotto interessante sotto molti punti di vista, ma che non vede aggiornamenti sostanziali da molto tempo). Per chiudere il cerchio, e introdurre il prossimo argomento, ricordiamo comunque che le vendite di iPad sono circa il doppio di quelle dei Mac, anche se portano ad una fetta minore di fatturato (ma a numeri maggiori sull’App Store): per vie diverse, entrambi i settori continuano ad avere una grande importanza per Apple.
Parliamo infine dei Mac . In un mercato difficile come quello che il settore dei Personal Computer sta affrontando da anni, Apple si è sempre distinta per segnare una crescita lenta ma continua, e anche quest’anno non è stato differente da quelli passati. Apple ha investito molte risolrse nel settore dei portatili, cercando da un lato di ottenere una portabilità estrema con i nuovi Macbook, e dall’altro di portare velocità e innovazione con i MacBook Pro dotati di TouchBar
I risultati sono stati più che buoni, visto che Apple è riuscita a crescere nonostante la quasi immobilità del settore desktop, e parliamo di “quasi” immobilità perché se è vero che Ma mini e Mac Pro non ricevono aggiornamenti ormai da parecchio tempo ( anni nel caso del Mac mini), è anche vero che per quanto riguarda l’iMac le cose stanno diversamente, ed è della scorsa settimana la notizia della disponibilità dell’iMac Pro annunciato durante la WWDC di giugno . Il Mac più potente mai prodotto da Apple, configurabile con processori intel Xeon W fino a 18 core, memoria fino a 128GB di RAM ECC DDR4 a 2666MHz, e scheda Radeon Pro Vega 64 con 16GB di memoria HBM2, consente di ottenere prestazioni strabilianti, anche nelle configurazioni intermedie a “soli” 10 core consentendo di gestire senza il minimo tentennamento flussi video alla risoluzione di 8K . Ma non è in questo articolo che voglio sottolineare le prestazioni dell’iMac Pro, perché i più attenti al mondo Apple ricorderanno che Tim Cook ha promesso l’arrivo di nuove macchine desktop per il 2018, probabilmente verso la fine dell’anno, e oltre ad un rinnovato Mac mini che dovrebbe accontentare chi vuole un computer consumer ma non gradisce la filosofia all-in-one dell’iMac, sicuramente arriverà un nuovo Mac Pro, con tutta probabilità completamente diverso dall’attuale, visto che si è parlato più volte di una spiccata tendenza alla modularità. Il mistero intorno ai nuovi Mac del 2018 è totale, ma quel che è certo è che anche in questo settore dobbiamo aspettarci grosse novità dalla casa della mela.
Non possiamo infine non parlare degli altri due settori che stanno dando grandi soddisfazioni ad Apple. Il primo è quello dei servizi (che include la vendita di contenuti digitali, Apple Care, Apple Pay, e tutti gli altri servizi di Apple) che ha registrato per tutto il 2017 tassi crescita a due cifre, arrivando a segnare un incremento del 34 percento nell’ ultimo trimestre esaminato; il secondo é quello che Apple denomina “altro” , che include l’iPod Touch, i prodotti Beats, la Apple TV (ora, ricordiamo, in versione 4K) e sopratutto Apple Watch. L’ ultima versione dello smartwatch di Cupertino pare stia riscuotendo un ottimo successo, complice probabilmente il periodo Natalizio, e per il 2018 è prevista una crescita globale del settore, crescita che alla casa della mela non potrà che fare bene se saranno confermate anche i buoni risultati di vendita degli iPhone (ricordiamo, infatti, che Apple Watch funziona solo se abbinato ad un melafonino); è impossibile scendere nel dettaglio dei singoli prodotti, ma questa voce del fatturato, sebbene di entità inferiore rispetto alla precedente, è quella che ha avuto la maggiore crescita durante gli ultimi sei mesi, e anche se le previsioni in merito sono molto difficili (sia perché sono inclusi molti prodotti, sia perché, essendo di entità minore, le variazioni assolute possono avere un’incidenza maggiore) potrebbe portare a buoni risultati anche nel 2018, soprattutto se proseguiranno gli sviluppi di Apple Watch nel settore del fitness e della salute, visto che si è parlato più volte di cinturini smart e nuovi sensori da integrare nello smartwatch della mela.
Chiusa l’analisi più tradizionale, potremmo lanciarci in ulteriori ipotesi più o meno azzardate o fantasiose: non è un mistero l’interesse di Apple verso le automobili a guida autonoma , anche se non sono ancora chiare modalità e tempistiche dell’ingresso ufficiale di Apple in questo settore (ma con tutta probabilità si parla si qualcosa più in là nel tempo). Sempre parlando di intelligenza artificiale, e più nello specifico l’interpretazione del linguaggio, non possiamo dimenticare Siri, i cui sviluppi potrebbero trarre beneficio dalla recente acquisizione di Shazam . Infine, abbiamo visto più volte Apple interessarsi alla realtà aumentata , e Tim Cook si è sbilanciato ammettendo gli interessi di Apple verso il campo della realtà virtuale, anche se la tecnologia attuale non è ritenuta sufficientemente avanzata per ottenere ciò che Apple vorrebbe. Probabilmente nulla di tutto ciò vedrà la luce il prossimo anno, ma è importante sottolineare come Apple non si stia sedendo sui propri allori ma stia cercando di continuo nuovi settori di sviluppo, portando nel contempo delle migliorie interessanti anche su prodotti già consolidati, confermando che (tutto sommato) Apple non ha ancora perso la capacità di innovare.
Domenico Galimberti
blog puce72
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