Apple ha annunciato la sottoscrizione di un accordo pluriennale e multimiliardario con Broadcom per lo sviluppo di componenti 5G, inclusi i filtri FBAR. Questo ultimi verranno progettati e prodotti negli Stati Uniti, in particolare nella fabbrica dell’azienda di San Jose a Fort Collins (Colorado). Intanto la Commissione europea vuole recuperare 13 miliardi di euro di tasse non pagate dall’azienda di Cupertino.
Apple-Broadcom: accordo per il 5G
Broadcom fornisce ad Apple i chip WiFi e Bluetooth utilizzati negli iPhone. Secondo Bloomberg, Apple vuole realizzare un suo chip WiFi+Bluetooth e sostituire quelli di Broadcom a partire dal 2025. Non è chiaro se il nuovo accordo è correlato a quello già in vigore, ma sicuramente non comprende lo sviluppo di modem 5G.
Nel comunicato stampa si parla infatti di componenti in radio frequenza 5G, tra cui i filtri FBAR (Film Bulk Acoustic Resonator). La collaborazione tra le due aziende ha già permesso di creare oltre 1.100 posti di lavoro nell’impianto di Fort Collins. Il nuovo accordo consentirà di investire in altri progetti e migliorare le competenze di tecnici e ingegneri.
Apple ha pianificato investimenti per 430 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni. Una parte importante della somma verrà spesa per lo sviluppo di tecnologie 5G. L’azienda potrebbe anche beneficiare dei fondi stanziati dal governo statunitense per il CHIPS Act (52 miliardi di dollari).
Dal Vecchio Continente arriva invece una brutta notizia per Apple. La Commissione europea ha deciso di presentare appello alla Corte di Giustizia contro una sentenza del Tribunale generale che aveva dato ragione all’azienda californiana in merito al luogo in cui dovevano essere pagate le tasse. Secondo la Commissione, Apple deve pagare 13 miliardi di euro in Irlanda.