Non solo Microsoft, ma anche Apple in corsa per l’acquisizione di TikTok? È la bomba sganciata questo pomeriggio dalla newsletter Axios Pro Rata curata da Dan Primack. Nessuna conferma, al momento una voce di corridoio da considerarsi tale e da prendere con le pinze, almeno in attesa di un annuncio ufficiale. Considerando però gli imprevisti sviluppi degli ultimi giorni nulla è da escludere a priori.
Apple vuole TikTok?
La piattaforma social di ByteDance sembra dunque essere diventata il nuovo oggetto del desiderio dei colossi hi-tech americani dopo che il Presidente USA ha minacciato il ban dell’applicazione se non passerà sotto il controllo di una realtà statunitense a breve termine.
Potrebbe dunque delinearsi all’orizzonte un nuovo terreno di scontro tra Microsoft e Apple, del tutto slegato dalle vecchie dinamiche PC vs Mac, incentrato sulla prospettiva di controllare un social network andato letteralmente a esplodere nell’ultimo biennio soprattutto tra la fascia d’utenza più giovane.
La fonte del rumor parla di un “serio interesse” manifestato dal gruppo di Cupertino. Dalla società è comunque giunta immediata la smentita, riportata sotto forma di un tweet dallo stesso Primack.
Un portavoce Apple ha riferito ad Axios che non ci sono discussioni in merito all’acquisizione di TikTok e che la società non è interessata.
State of play: Apple spokesperson tells Axios that there are no discussions about buying TikTok and the company isn't interested.
— Dan Primack (@danprimack) August 4, 2020
Mancavano all’appello soltanto Google e Facebook. Eccoli. Anche le società di Mountain View e Menlo Park avrebbero espresso in passato un interesse per l’operazione secondo Fox Business, salvo poi defilarsi.
SCOOP via @LJMoynihan: @Google and @Facebook had expressed interested in buying @tiktok in the past; as first reported by @FoxBusiness, TikTok is said to have multiple potential suitors.
— Charles Gasparino (@CGasparino) August 4, 2020
Per Apple si tratterebbe dell’acquisizione più costosa di sempre. Quella che fino ad oggi ha visto il gruppo staccare l’assegno più importante risale a sei anni fa: 3 miliardi di dollari per il brand e la tecnologia audio di Beats.