Come previsto, Apple ha dovuto arrendersi. A partire dallo scorso fine settimana, l’azienda di Cupertino ha iniziato a chiedere agli sviluppatori di effettuare la registrazione obbligatoria presso il Ministero dell’Industria e Information Technology. In caso contrario, le app potrebbero essere rimosse dallo store cinese.
Serve una licenza in Cina
In base alle nuove regole introdotte nel mese di agosto, gli sviluppatori che vogliono pubblicare le loro app sugli store in Cina devono richiedere e ottenere un Internet Content Provider (ICP) Filing Number. Questo numero di licenza deve essere indicato nelle informazioni dell’app. Apple ha incontrato i funzionari del governo per trovare una soluzione alternativa, ma senza successo.
Il Ministero dell’Industria e Information Technology ha sottolineato che le nuove regole permetteranno di individuare e bloccare truffe e contenuti pornografici. In realtà, il Partito Comunista Cinese vuole impedire la diffusione di determinate informazioni (censura) tramite i principali social network occidentali.
I cittadini cinesi possono aggirare il Great Firewall installando una VPN e le app che consentono di accedere a servizi censurati, come WhatsApp, Facebook e YouTube. Per ottenere la licenza ICP è necessario avere una sede in Cina o lavorare con un publisher locale. Gli sviluppatori devono inoltre ospitare il back end su server che si trovano in Cina (ovviamente accessibili al governo).
La scelta (obbligata) di Apple potrebbe impedire agli utenti cinesi di utilizzare molte app occidentali. Alcuni sviluppatori indipendenti hanno già comunicato che non pubblicheranno più le app sullo store cinese dell’azienda di Cupertino.