iTunes Store , la gioiosa macchina da guerra Apple nel giovane mercato dei contenuti digitali, procede indefessa sulla propria strada verso la leadership incontrastata del settore : ultima major in ordine di tempo a salire a bordo è la storica Metro-Goldwyn-Mayer che ha fornito allo store una selezione di titoli cinematografici da vendere online.
Gli executive MGM si dicono trepidanti alla prospettiva di vendere le pellicole – termine oramai arcaico ma che chi scrive si rifiuta di consegnare all’oblio, almeno per ora – su iTunes, la piazza telematica più in espansione e innovativa da molti anni a questa parte. In totale, finora sono stati scaricati più di due milioni di film dallo store, cifre che rendono il portale Apple la piattaforma di vendita cinematografica online più popolare di sempre .
Grazie alla partnership con MGM, il già ricco catalogo di titoli di iTunes Store – comprendente opere di proprietà di Disney, Paramount Pictures, Touchstone Pictures e Lionsgate – arriva ad oltre 500 film disponibili per il download. La major porta tra l’altro in dote classici cinematografici del calibro di Mad Max , Rocky e Balla coi Lupi ( Dances with Wolves in lingua originale). Catalogo che per ora è disponibile solo ai paesi in lingua anglosassone, con l’internazionalizzazione prevista nel corso del 2007.
Una notizia che farà molto piacere agli Apple-fan , ma di certo non verrà particolarmente apprezzata dai concorrenti , in primis quel BitTorrent Entertainment Network che Bram Cohen vorrebbe diventasse lo standard de facto della distribuzione telematica dei contenuti digitali.
Dopo la conversione sulla via di Hollywood della società che ha reinventato i download a mezzo P2P, BitTorrent Inc. sostiene di aver stretto accordi con 35 diverse media company, inclusi nomi pesanti del calibro di 20th Century Fox, MTV, Paramount, Warner Brothers ed MTV. Pur tuttavia, come sottolinea Zeropaid , è davvero difficile, per un client BT medio, battere la semplicità di iTunes e il suo modello “paga, clicca e guarda” presso l’utente comune.
Per BET potrebbe presto venire il momento di scegliere nuove strade , azzarda Zp , come ad esempio quella di content provider supportato dalle reclame contestuali, con tanto di download gratuito per gli utenti e revenue sharing per le media company produttrici.
Alfonso Maruccia