Nonostante gli indiscutibili passi in avanti compiuti nel corso degli ultimi anni in termini di offerta, funzionalità e riduzione dei prezzi, il principale tallone d’Achille delle tecnologie proposte dal mercato smart home rimane quello legato alla compatibilità tra i diversi ecosistemi e dispositivi. Con l’obiettivo di assestare un colpo decisivo al problema, alcuni tra i big del settore annunciano oggi l’intenzione di unire le forze.
Connected Home over IP: uno standard per la domotica
I nomi coinvolti sono Apple, Amazon e Google, che insieme ad altre aziende (nell’immagine qui sotto l’elenco completo dei primi membri) prenderanno parte a Connected Home over IP, neonato gruppo di lavoro controllato dalla Zigbee Alliance. La finalità è quella di creare un nuovo standard in grado di assicurare l’interoperabilità fra tutte le componenti dell’universo riconducibile ai concetti di domotica e casa intelligente, basandosi sul protocollo IP. Lo slogan scelto per lanciare l’iniziativa suona come una dichiarazione d’intenti.
Semplificare lo sviluppo per i produttori dei dispositivi e incrementare la compatibilità per gli utenti.
Al momento non sono state rese note roadmap né tempistiche per poter valutare i primi risultati concreti. Una promessa sulla carta, che dovrà essere mantenuta nei fatti. Il comunicato pubblicato sul blog ufficiale del gruppo di Mountain View cita in modo diretto ed esplicito Assistente Google, Siri e Alexa: significa che un giorno non troppo lontano potremo vedere i dispositivi della linea Nest comunicare con HomePod o con gli smart speaker della gamma Echo? Troppo presto per dirlo, ma la direzione intrapresa potrebbe (e dovrebbe) essere quella.