L’autorità britannica che si occupa degli standard, l’ Advertising Standards Authority , ha aperto un’indagine nei confronti della pubblicità del nuovo iPad.
A non piacere è il nome “WiFi+4G”, che suggerirebbe l’idea che il dispositivo si possa connettere alla Rete mobile 4G locale, cosa che invece non è possibile a causa della diversa frequenza cui è stato pensato per operare iPad.
La prima a muoversi in questo senso è stata l’ Australian Competition and Consumer Commission (ACCC) che ha accusato Apple di violazione della normativa nazionale in materia di tutela dei consumatori e di pubblicità ingannevole per l’advertising collegato alla connessione di quarta generazione. Mentre, infatti, il nuovo iPad è stato sviluppato per connettersi al 4G statunitense che funziona sulle frequenze comprese tra 700MHz e 2100MHz, la rete mobile di quarta generazione in Australia, così come in molti altri paesi, opera su diversi MHz.
In seguito a tale accusa Cupertino ha accettato in Australia di impegnarsi a contattare e rimborsare gli utenti eventualmente traviati da tale pubblicità. Nonostante questo lo scontro è proseguito per stabilire la liceità o meno del nome stesso “WiFi+4G”, formula che ACCC ritiene essenza stessa della confusione, ma che Apple ritiene lecito impiegare in quanto indicherebbe una “generica” velocità maggiore di connessione.
L’autorità britannica si è attivata in seguito alla ricezione di dozzine di proteste da parte dei consumatori .
Ha così avviato le trattative con Apple, che – come in Australia – si è già impegnata a cambiare la sua pubblicità , in particolare togliendo i riferimenti al 4G dal sito e da alcuni video: anche in questo caso, tuttavia, resta il problema del nome e la reale intenzione o meno da parte di Cupertino di epurare ogni riferimento al 4G.
Claudio Tamburrino