Il giudice federale della California ha respinto una class action intentata contro Apple per alcuni schermi iMac venduti nel 2006.
A depositare la denuncia, che aveva l’intento di diventare una class action, era stato Aram Hovsepian, cittadino della Florida che aveva acquistato un iMac G5 nell’ottobre del 2006: circa due anni dopo, nel marzo 2008 dopo che la garanzia era scaduta, sul display avevano però iniziato a comparire linee verticali che alla fine avevano reso lo schermo inutilizzabile.
Hovsepian aveva dunque accusato Apple di essere stata a conoscenza del difetto degli schermi che smettevano di funzionare prematuramente, ma di non avrer fatto nulla a riguardo.
Il giudice Jeremy Fogel ha però respinto la class action, ritenuta troppo vaga (Hovsepian intendeva ricomprendere tutti coloro che avevano acquistato un G5, che avessero o meno avuto problemi) e dal momento che, pur avendo avuto due possibilità per rimediare ai difetti della formulazione, l’autore non aveva seguito i suggerimenti. Inoltre, dal momento che non erano sufficientemente chiare le motivazioni alla base dell’azione legale, il giudice Fogel ha deciso per l’archiviazione della denuncia senza pregiudizio : potrà essere modificata e nel caso ripresentata.
Ma se una questione di schermi Apple (momentaneamente) si chiude, un’ altra resta aperta : gli schermi 27 pollici dei nuovi modelli sembrano continuare a crepitare e preoccupare i loro proprietari. A poco sarebbe servito, fino a questo momento, il firmware rilasciato da Cupertino per correggere i problemi imputanti alla scheda grafica.
Claudio Tamburrino