Apple ha da poco annunciato i nuovi MacBook Air con chip M3, ma a quanto sembra l’azienda sta già lavorando a nuovi laptop dotati di chip M4. A renderlo noto è stato, nelle scorse ore, Mark Gurman di Bloomberg, con la sua consueta newsletter “Power On”.
Apple: MacBook Pro con chip M4 in lavorazione
Andando più in dettaglio, Mark Gurman ha rilasciato alcune informazioni sui futuri MacBook Pro. A quanto pare, Apple avrebbe appena iniziato lo sviluppo formale di un nuovo laptop appartenente al segmento in questione con un chip M4. Il giornalista non ha fornito ulteriori dettagli sul chip, che tra l’altro deve essere ancora annunciato da dal colosso di Cupertino.
Apple ha annunciato il chip M1 per Mac a novembre 2020, seguito dal chip M2 a giugno 2022 e dal chip M3 a ottobre 2023, per cui c’è sempre stato un intervallo di circa un anno e mezzo tra ciascuno dei chip presentati. Se questo schema continuerà in futuro, il chip M4 dovrebbe essere rilasciato nella prima metà del 2025, anche se non è da escludere un rilascio alla fine del 2024, ma in tal caso l’intervallo si ridurrebbe a un anno.
Si prevede che TSMC, partner di Apple nella produzione di chip, avvierà la produzione di massa dei chip a 2 nm nella seconda metà del 2025, per cui è probabile che il chip M4 rimarrà a 3 nm come il predecessore, ma sarà probabilmente prodotto con una versione migliorata del processo, al fine di ottenere migliori prestazioni ed efficienza energetica.
Ricordiamo che Apple ha aggiornato l’ultima volta la gamma MacBook Pro a ottobre scorso con i chip M3, M3 Pro e M3 Max. Al contempo, l’azienda ha interrotto la produzione del MacBook Pro da 13 pollici e lo ha sostituito con un nuovo modello base MacBook Pro da 14 pollici con chip M3.
Unitamente alle informazioni sul futuro MacBook Pro M4, Mark Gurman ha fatto sapere che Apple ha lavorato su un chip M2 Ultra potenziato che voleva utilizzare sulla Apple Car.
Il noto giornalista ha rivelato che il chip del veicolo sarebbe stato equivalente a quattro chip M2 Ultra combinati. Ha anche affermato che il veicolo aveva un sistema “safetyOS” sottostante che era una parte del sistema operativo generale.