ProtonVPN è una delle migliori soluzioni per aggirare la censura attuata dai regimi oppressivi. Molti cittadini del Myanmar usano il servizio per accedere ad Internet (i militari hanno bloccato l’accesso a Facebook, WhatsApp e Instagram). Secondo Andy Yen, fondatore della software house svizzera, Apple ha bloccato intenzionalmente la pubblicazione di una nuova versione dell’app iOS per impedire l’uso di ProtonVPN.
Apple contro ProtonVPN: solo una casualità
Yen scrive nel post pubblicato sul blog ufficiale che le Nazioni Unite hanno suggerito di usare ProtonMail per inviare le prove dei crimini commessi dai militari in Myanmar. Attivisti e manifestanti utilizzano anche ProtonVPN per aggirare il blocco imposto all’inizio di febbraio (l’uso della VPN è aumentato del 250%).
La software house svizzera aveva aggiornato l’app iOS per migliorare la protezione contro il blocco dell’account, ma Apple non ha pubblicato la nuova versione sullo store, spiegando che l’app violava il punto 5.4 delle linee guida. Il riferimento è alla frase “challenging governments” presente nella descrizione da diversi mesi. Probabilmente Apple non vuole che venga evidenziata una funzionalità vietata dalle leggi locali.
Yen afferma che l’azienda di Cupertino vuole impedire l’uso di ProtonVPN ai cittadini del Myanmar, mentre “non ha problemi a sfidare i governi quando si tratta di difendere i propri interessi economici“. La frase incriminata è stata successivamente rimossa, quindi Apple ha approvato la nuova versione dell’app.
Il blocco temporaneo è probabilmente una casualità perché ProtonVPN non è stata rimossa da App Store. Yen ritiene tuttavia che le big tech come Apple antepongono i profitti al rispetto dei diritti umani.