Nella guerra globale dei brevetti in mobilità, il consorzio statunitense MobileMedia Ideas ha ottenuto una preziosa vittoria contro il colosso Apple, accusato di appropriazione indebita di alcune tecnologie per il mercato degli smartphone. Un giudice distrettuale nello stato del Delaware ha ritenuto i modelli 3GS e 4 di iPhone in violazione di tre brevetti detenuti dalla consociata formata da Nokia, Sony e MPEG-LA .
Con un portafoglio di oltre 300 tecnologie licenziate, MobileMedia Ideas aveva denunciato Apple, RIM e HTC con tre diverse cause legali. Dopo tre giorni di incontri in aula, il giudice del Delaware ha condannato la Mela per lo sfruttamento non autorizzato di tre tecnologie basilari sul mercato mobile .
Nello specifico , i modelli di terza e quarta generazione di iPhone avrebbero violato un gruppo di brevetti relativi alla gestione delle chiamate, al trasferimento delle stesse in modalità voicemail e all’integrazione di una fotocamera all’interno di uno smartphone . Grazie alle tecnologie licenziate da giganti come Nokia e Sony, MobileMedia Ideas ha un vasto controllo su caratteristiche fondamentali per il funzionamento dei dispositivi smart in mobilità.
Per numerosi osservatori, la fondazione di MobileMedia Ideas è segno evidente di una trasformazione delle pratiche del patent trolling in una società legale sostenuta da grandi colossi del mercato. Non è chiaro quanto dovrà pagare Apple per la violazione dei tre brevetti , dal momento che l’entità dei danni verrà stabilita con una nuova udienza presso il tribunale del Delaware.
Il gigante di Cupertino ha però lenito le ferite con la decisione di un giudice federale a San Diego, che ha liberato sia Apple che LG Electronics dalle grinfie di Multimedia Patent Trust, altro consorzio dei brevetti controllato dal gruppo Alcatel-Lucent. MPT aveva accusato l’intera filiera di prodotti realizzati dalla Mela nel corso degli ultimi anni, da QuickTime a Mac Pro, iPhone e iPad, iPod .
In ballo un gruppo di quattro brevetti concessi sulle tecnologie di compressione video, sfruttati in maniera indebita da Apple e LG . MPT aveva chiesto una multa da oltre 170 milioni di dollari per la Mela, con altri 9 milioni da imporre a LG. Il giudice di San Diego non ha però riscontrato alcuna violazione da parte degli imputati, che avrebbero già pagato per lo sfruttamento delle tecnologie a livello industriale.
Mauro Vecchio