I legali della Boston University (BU) contro Apple, sul nuovo ring della proprietà intellettuale presso una corte federale nello stato del Massachusetts. L’ateneo statunitense vuole ottenere un’ingiunzione contro il colosso di Cupertino, per bloccare le vendite nazionali di alcuni tra i suoi principali dispositivi desktop e mobile, tra cui l’ultima generazione di iPhone, iPad e MacBook Air .
L’azienda californiana è così accusata di aver violato un brevetto registrato nel lontano 1997 da uno dei docenti della BU, a protezione di una specifica tecnologia per la produzione di semiconduttori sottili e compatti . Diversamente da tutti i semiconduttori del gruppo III-V, il Nitruro di gallio può essere sfruttato per la realizzazione di laser blu e led, come quelli presenti sui vari device realizzati da Cupertino.
In scadenza nel 2015, dopo essere stato oggetto di rivendicazioni contro altre aziende come Amazon e Samsung, il brevetto è stato impugnato dagli avvocati della BU per ottenere, a parte il blocco delle vendite nazionali dei prodotti Apple, una parte dei guadagni maturati dalla stessa Mela negli ultimi anni . La cifra richiesta dall’università di Boston è rimasta avvolta nel mistero, ma – in caso di vittoria – all’ateneo a stelle e strisce potrebbe essere garantito un rimborso da 75 milioni di dollari.
Nel frattempo, i legali di Apple si sono presentati al cospetto di un giudice di Shanghai a difesa del servizio di assistenza vocale Siri , al centro di una seconda causa avviata dalla telco locale Zhizhen Network Technology per il presunto sfruttamento indebito del suo software Xiao i Robot. L’azienda di Cupertino ha chiesto all’ufficio cinese della proprietà intellettuale di invalidare il brevetto registrato da Zhizhen nel 2004, tre anni prima del rilascio di Siri.
Mauro Vecchio