Apple butta iFrame nella mischia

Apple butta iFrame nella mischia

Con una mossa a sorpresa Cupertino include il suo nuovo standard per l'editing video nell'ultimo update per il software iMovie. Rivoluzione in vista o formato passeggero?
Con una mossa a sorpresa Cupertino include il suo nuovo standard per l'editing video nell'ultimo update per il software iMovie. Rivoluzione in vista o formato passeggero?

Apple ha recentemente integrato un nuovo formato video all’interno del software di video editing per la piattaforma Mac iMovie . Il nuovo standard si chiama iFrame , è pensato per l’ ottimizzazione delle operazioni di montaggio e cattura ed è al momento supportato unicamente da due videocamere di provenienza nipponica.

Apple indica l’aggiunta di iFrame tra le maglie degli update di compatibilità di iMovie, ma considerando che al momento il formato è supportato solo dalle due videocamere Sanyo VPC-HD2000A e VPC-FH1A è pacifico dire che si tratta di una novità quantomeno degna di nota.

Basato sulle “tecnologie standard dell’industria” H.264 per il video (lo stesso usato sui supporti dell’alta definizione) e AAC per l’audio, secondo Apple iFrame “produce file di piccole dimensioni e semplifica il lavoro da fare con il video registrato” con la videocamera.

E Cupertino ha sviluppato iFrame proprio tenendo in mente queste caratteristiche di velocizzazione e semplificazione delle operazioni di acquisizione ed editing, dal momento che la risoluzione e il frame rate della cattura (960×540 a 30 fps) restano gli stessi anche in fase di montaggio .

iFrame è disponibile con l’update di iMovie alla versione 8.0.5, ed è attivabile sulle succitate videocamere selezionando dal menù la risoluzione corrispondente (960×540) oppure direttamente la voce “iFrame”.

Stabilito il punto, resta ancora da capire la reale portata degli sforzi di Apple nel promuovere le fortune del neonato standard video, se ci sono cioè le possibilità che esso venga adottato trasversalmente dall’intera industria (come già successo con QuickTime) o rimanga una caratteristica di nicchia offerta da un gruppo selezionato di dispositivi video-digitali.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
15 ott 2009
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