Scanso equivoci, meglio perderci quattrini piuttosto che clienti: Apple ha deciso di avviare un programma di “richiamo” dei caricabatterie per i suoi iPhone e iPad, anche se forse è sbagliato chiamarlo così. A essere richiamati sono i prodotti non originali , quelli made in china che gli assomigliano moltissimo ma non sono marchiati con la mela morsicata: in cambio di uno di questi Cupertino venderà a 10 dollari uno dei suoi, così da garantire sicurezza ai propri utenti.
La decisione segue le notizie giunte a metà luglio su un sospetto caso di morte per folgorazione legato a un iPhone, seguito da un fatto analogo che avrebbe ridotto in coma il proprietario di un melafonino. In entrambi i casi le indagini avrebbero indicato in un caricabatterie non originale la causa dell’accaduto: molti acquirenti optano per ricambi a basso costo per sostituire parti danneggiate o mancanti del proprio corredo, esponendosi però ai rischi che l’utilizzo di apparecchi non a norma o scadenti comporta.
Apple non sarebbe pertanto direttamente responsabile dell’accaduto , ma c’è la questione estetica: non relativa all’immagine dell’azienda, quanto piuttosto la somiglianza marcata che parecchi caricabatterie non originali mostrano rispetto a quelli effettivamente disegnati e commissionati a Cupertino. Qualcuno potrebbe possedere un alimentatore non originale convinto (da solo o da qualcun altro) che si tratti di un pezzo buono: se ha dei dubbi in tal senso, dal 16 agosto ( già dal 9 in Cina ) fino al 18 ottobre potrà recarsi in un Apple Store per sottoporre il suo caso ai Genius e valutare il da farsi.
Naturalmente c’è anche da evitare i furbi: coloro i quali, ovvero, si accaparrino un bel po’ di caricabatterie fasulli per approfittare dell’offerta vantaggiosa della Mela. Per usufruire della promozione ci si dovrà presentare con il proprio apparecchio (iPod, iPhone o iPad) in modo tale che possa essere registrato il numero di serie per il quale si effettua il cambio.
Luca Annunziata