Gli annunci dell’evento Show Time andato in scena questa settimana a Cupertino testimoniano come il business di Apple andrà a concentrarsi sempre più sull’erogazione di servizi, complice anche una contrazione che nell’ultimo periodo ha interessato le vendite della linea iPhone. L’appuntamento ha però visto anche la presentazione di un dispositivo fisico, se così lo si può chiamare: una carta di credito, battezzata Apple Card.
Nuove informazioni su Apple Card
Realizzata in collaborazione con Goldman Sachs e accettata da tutti i terminali che poggiano sul circuito MasterCard, sarà profondamente integrata nell’ecosistema iOS e legata a doppio filo alla tecnologia Apple Pay. Metterà a disposizione cashback per recuperare parte del denaro speso e sarà disponibile sotto forma di tessera da portare sempre con sé nel portafogli con un design particolare: realizzata in titanio, non mostrerà il numero della carta né il codice CVV, ma solo il nome dell’intestatario (inciso al laser), il logo della mela morsicata e quello dei suoi partner elencati poc’anzi.
Debutterà in un primo momento esclusivamente negli Stati Uniti, nel corso dell’estate, per poi con tutta probabilità raggiungere gli altri territori. Per le caratteristiche svelate nel corso dell’evento rimandiamo agli articoli già pubblicati nei giorni scorsi, in concomitanza con l’annuncio e in seguito alla pubblicazione della pagina ufficiale. Oggi facciamo invece riferimento a un approfondimento pubblicato dalla redazione del sito TechCrunch, basato su informazioni provenienti da ambienti vicini a Cupertino, per elencare qualche nuovo dettaglio su Apple Card.
Non sono previste spese per l’emissione, così come per la sostituzione nel caso di furto o smarrimento. Per l’attivazione della carta non servirà passare da complicate procedure né dalla firma di documenti cartacei: basterà un tap sullo schermo di iPhone. Potrà così poi essere immediatamente utilizzata nei negozi strisciandola in un qualsiasi POS oppure per gli acquisti online. Da precisare l’assenza di un chip NFC per le transazioni contactless: per quelle sarà possibile affidarsi agli smartphone e smartwatch di Cupertino.
Almeno in un primo momento non è prevista la condivisione della carta con altri utenti: l’utilizzo è consentito solo ed esclusivamente all’intestatario. In tema di sicurezza, le operazioni effettuate attraverso Apple Pay dovranno essere autorizzate mediante autenticazione biometrica con Touch ID o Face ID. Confermato inoltre che né Goldman Sachs né MasterCard condivideranno le informazioni relative agli acquisti con terze parti per finalità di marketing o advertising. Potranno in ogni caso disporne per analisi e report interni.
Piuttosto interessante infine la possibilità di generare via applicazione numeri relativi a carte virtuali da utilizzare per le operazioni online o da dettare al telefono, ognuno affiancato da un proprio codice di conferma univoco. In questo modo non si dovrà temere che le informazioni possano finire nelle mani sbagliate, poiché immediatamente dopo aver portato a termine l’acquisto sarà possibile eliminarlo per poi crearne successivamente un altro quando necessario. Un ulteriore layer di protezione prevede l’inserimento manuale di un codice generato al momento, un po’ come già avviene con altri istituti che per l’autorizzazione fanno leva ad esempio su un dispositivo OTP (One Time Password) o sull’invio di un SMS al numero telefonico dell’intestatario.