La Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto le richieste di revisione giudiziaria presentate da Epic Games e Apple. L’azienda di Cupertino ha quindi apportato le modifiche allo store, ma gli sviluppatori devono pagare una commissione del 27% anche se gli utenti effettuano l’acquisto su siti esterni.
Nuova denuncia di Epic contro Apple
Al termine di uno scontro legale durato oltre tre anni, Apple ha ottenuto una vittoria quasi schiacciante sia in primo che in secondo grado. I giudici hanno infatti stabilito che l’azienda di Cupertino non ha violato le leggi antitrust. L’unico punto a favore di Epic Games riguarda la cosiddetta clausola anti-steering.
In pratica, gli sviluppatori possono inserire link, pulsanti o altre “call to action” nelle app per informare gli utenti che esiste un metodo di pagamento esterno più economico. La Corte Suprema ha respinto le richieste delle parti, confermando la decisione di secondo grado (valida solo negli Stati Uniti). Tim Sweeney, CEO di Epic Games, ha comunicato l’esito finale dello scontro legale, invitando gli sviluppatori ad esercitare il loro diritto sancito dal tribunale. Poche ore dopo è arrivata la “furbata” di Apple.
L’azienda guidata da Tim Cook ha modificato le linee guida di App Store, aggiungendo la possibilità di inserire link a metodi di pagamento esterni, ma l’implementazione è piuttosto discutibile. Innanzitutto, gli sviluppatori non possono usare esclusivamente il metodo di pagamento esterno, ma devono anche offrire quello di Apple.
Inoltre è obbligatorio pagare una commissione del 27% (o del 12% per gli iscritti al programma App Store Small Business) anche se l’utente sceglie il metodo di pagamento alternativo (come in Olanda). Tim Sweeney ha sottolineato l’ennesima scorrettezza di Apple, annunciando che presenterà una nuova denuncia.
Apple filed a bad-faith "compliance" plan for the District Court's injunction. It totally undermines the order allowing “buttons, external links, or other calls to action that direct customers to purchasing mechanisms, in addition to IAP”.https://t.co/ofbuMwe7SH
— Tim Sweeney (@TimSweeneyEpic) January 16, 2024
Come detto, le modifiche apportate allo store sono valide solo negli Stati Uniti. A partire dal prossimo 7 marzo, in Europa verrà applicato il Digital Markets Act che prevede diversi obblighi per i cosiddetti gatekeer. Apple ha presentato ricorso, ma nel frattempo dovrà rispettare la legge, consentendo l’uso di metodi pagamento alternativi, l’installazione di altri app store e il sideloading delle app.
Aggiornamento: Apple vuole ottenere da Epic Games un rimborso di circa 73,4 milioni di dollari per costi legali e altre spese.