Una donna di 27 anni ha intentato una causa contro Apple questo fine settimana. L’accusa è di aver consapevolmente permesso l’utilizzo del suo servizio di archiviazione iCloud per conservare materiale pedopornografico.
Da piccola aveva subito abusi indicibili da un parente, che non contento aveva registrato tutto e sparso le immagini online, e persino su iCloud, il servizio di cloud di Apple.
Apple accusata di aver ospitato materiale pedopornografico su iCloud
La donna continua a ricevere notifiche dalle forze dell’ordine sul ritrovamento di queste immagini su vari dispositivi, incluso uno archiviato su iCloud. Ora la vittima ha fatto causa ad Apple, accusandoli di aver permesso consapevolmente che iCloud venisse usato come ricettacolo di materiale pedopornografico. Ma la cosa più assurda è che l’azienda un tentativo per beccare i delinquenti in realtà l’aveva pure fatto!
Nel 2021 Apple aveva annunciato in pompa magna il “CSAM Detection“, un sistema che avrebbe dovuto scovare il materiale pedopornografico. Poi però, a causa delle preoccupazioni sulla privacy sollevate da attivisti e ricercatori, Apple ha ritirato la coda tra le gambe e ha cestinato tutto.
Ora, i timori sulla privacy sono assolutamente comprensibili, ci mancherebbe. Ma qui si sta parlando di bambini abusati. Possibile che non si riesca a trovare un modo per proteggerli senza invadere la privacy di nessuno? Insomma, un dietro front del genere non è proprio da Apple.
Le richieste della vittima
La vittima chiede un risarcimento per ben 2.680 persone che potrebbero unirsi alla causa. E pretende che Apple si dia una mossa a bloccare il materiale pedopornografico, invece di girarsi dall’altra parte. Chissà cosa risponderà il colosso di Cupertino. Per ora tutto tace, ma un portavoce ha detto che sta lavorando attivamente e con urgenza per combattere i crimini di abuso sessuale su minori, senza intaccare la privacy e la sicurezza degli utenti.
Staremo a vedere. Di certo una causa del genere non fa bene all’immagine della mela morsicata. Che sia la volta buona che si decidono a fare qualcosa di concreto, invece di tante belle parole?