Apple: "Collaboreremo con Google Gemini in futuro"

Apple: "Collaboreremo con Google Gemini in futuro"

Dopo l'annuncio dell'integrazione di ChatGPT in Siri e iOS 18, Apple ha dichiarato che in futuro collaborerà anche con Gemini di Google.
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Dopo l'annuncio dell'integrazione di ChatGPT in Siri e iOS 18, Apple ha dichiarato che in futuro collaborerà anche con Gemini di Google.

In seguito al keynote della WWDC 2024, durante il quale è stata presentata l’Apple Intelligence e confermata la partnership con OpenAI per l’accesso a Siri da parte di ChatGPT, Craig Federighi, SVP di Apple, ha espresso l’intenzione dell’azienda di collaborare con altri modelli di terze parti in futuro. Tra gli esempi forniti dal dirigente, spicca la possibilità di una partnership con Google Gemini, anche se al momento non ci sono annunci ufficiali in merito.

ChatGPT primo modello di terze parti a essere integrato, senza costi aggiuntivi per gli utenti

OpenAI sarà il primo partner di terze parti a vedere il proprio modello, ChatGPT, integrato nei servizi Apple nel corso dell’anno. L’azienda di Cupertino ha sottolineato che gli utenti potranno accedere al sistema senza la necessità di sottoscrivere un account o pagare per servizi premium, garantendo così un’esperienza accessibile a tutti.

Siri avviserà l’utente prima di inviare i propri modelli interni a ChatGPT

Per quanto riguarda l’integrazione di ChatGPT con la versione rinnovata di Siri per iOS 18, Federighi ha confermato che, prima di inoltrare una richiesta dell’utente al sistema ChatGPT, Siri avviserà sempre l’utente e chiederà un permesso esplicito. Solo dopo questa autorizzazione, la domanda verrà girata dall’assistente vocale al chatbot di OpenAI per produrre una risposta.

In questo modo l’integrazione tra Siri e ChatGPT consentirà di interagire direttamente con il sistema di intelligenza artificiale conversazionale di OpenAI attraverso i comandi vocali. Non sarà più necessario passare attraverso applicazioni o interfaccia web di terze parti. La richiesta vocale a Siri quindi, attiverà ChatGPT previo consenso. Ciò fornirà un’esperienza più fluida per l’utente, mantenendo al contempo il controllo sulla condivisione dei propri dati.

Trasparenza e controllo dell’utente al centro dell’integrazione

Federighi ha sottolineato l’importanza della privacy e della trasparenza nell’integrazione tra Siri e ChatGPT. Prima di inviare dati utili, come una foto, a ChatGPT, Siri chiederà il consenso dell’utente. In questo modo, l’utente avrà sempre il controllo totale sui propri dati e sarà consapevole di ciò che viene condiviso con il sistema di OpenAI.

La decisione di Apple di aprire i propri sistemi operativi e assistenti virtuali come Siri anche a modelli di intelligenza artificiale sviluppati da aziende terze, oltre a ChatGPT di OpenAI come Gemini di Google, mostra la volontà dell’azienda di arricchire l’esperienza degli utenti.

Integrando modelli AI esterni, l’azienda di Cupertino può offrire funzionalità più evolute e personalizzate sfruttando le innovazioni nel campo dell’intelligenza artificiale conversazionale. Allo stesso tempo, ribadisce la propria attenzione alla privacy e alla sicurezza. In questo modo cerca di bilanciare innovazione e tutela della privacy degli utenti, dando loro il pieno controllo su come e quando condividere i propri dati con i sistemi AI esterni integrati nell’ecosistema Apple.

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Pubblicato il
11 giu 2024
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