Freescale, azienda nata da Motorola e uno dei fornitori negli ultimi anni di vita su Mac dei processori PowerPC, starebbe vendendo 200 dei suoi brevetti e domande di brevetto a Apple.
Dal momento che Cupertino dal 2006 ha impiegato i chip x86 di Intel sui Mac e ARM nel settore mobile, abbandonando PowerPC cui collaboravano IBM e Motorola, la recente incetta di brevetti Freescale per una cifra imprecisata spinge gli osservatori a chiedersi come verranno impiegati da Cupertino. Rimane oltretutto poco chiaro se Apple li acquisterà o se ne otterrà l’utilizzo attraverso altri tipi di accordo.
Freescale , in ogni caso, rappresenta un’azienda in crisi di liquidità e il tutto potrebbe rientrare nella logica delle ipoteche con passaggio di contanti verso Freescale, che ha bisogno di contanti anche in vista del suo prossimo esordio in borsa .
Alcuni dei brevetti interessati dall’affare ( qui la lista completa) erano originariamente di Motorola e non tutti sono legati ai processori : spaziano infatti dalle connessioni wireless alla ricezione radio e tra i titoli ricompresi vi sono una serie di nuove domande di brevetto in attesa di approvazione da parte dell’Ufficio marchi e brevetti statunitense ( US Trademark and Patent Office , USTPO).
Ad interessare Apple, dicono alcuni osservatori, potrebbe essere stata principalmente l’intenzione di arricchire il proprio portafoglio brevettuale nel settore della tecnologia WiFi , così da alzare la sua difesa brevettuale in caso di offensiva da parte di altre aziende.
Claudio Tamburrino