Alcuni sviluppatori hanno segnalato un possibile comportamento scorretto da parte di Apple. L’azienda di Cupertino avrebbe acquistato inserzioni da Google per spingere gli utenti a sottoscrivere gli abbonamenti alle app, utilizzando il suo sistema di pagamento. Ciò permette di incrementare i guadagni derivanti dalle commissioni (15% o 30%). Apple ha dichiarato che questa pratica è nota agli sviluppatori da almeno cinque anni.
Apple pubblicizza le app per aumentare i profitti?
Apple permette agli sviluppatori di alcuni tipi di app, come quelle per lo streaming, di usare il loro sito web per la sottoscrizione degli abbonamenti. Recentemente sono state anche modificate le linee guida di App Store per consentire agli sviluppatori di comunicare agli utenti la disponibilità di un sistema di pagamento alternativo. In questo modo però Apple non incassa più la commissione del 15% o 30% per ogni abbonamento.
Alcuni sviluppatori hanno segnalato che Apple ha acquistato inserzioni da Google per pubblicizzare le app senza il loro consenso (ovviamente il link punta allo store digitale, non al sito dello sviluppatore). Lo scopo sarebbe quello di spingere gli utenti a sottoscrivere l’abbonamento utilizzando il sistema di pagamento di App Store, invece che sul sito dello sviluppatore. Tra le app pubblicizzate ci sono Tinder, Plenty of Fish, Bumble, HBO, Masterclass e Babbel.
Alcuni sviluppatori hanno chiesto (senza successo) a Google di rimuovere le inserzioni nei risultati delle ricerche, in quanto non possono pagare una somma maggiore per comparire all’inizio delle SERP. Apple ha dichiarato che pubblicizza le app da almeno cinque anni e gli sviluppatori ne sono a conoscenza.