Tra le notizie più importanti di questa settimana c’è sicuramente l’annuncio del passaggio all’architettura ARM per i processori integrati sui Mac di prossima generazione. Apple ne ha parlato in apertura della WWDC 2020, confermando di fatto i rumor della vigilia e dichiarando che il processo di transizione durerà circa due anni prima di essere completato. Le modalità scelte renderanno impossibile l’utilizzo di Windows tramite Boot Camp.
Boot Camp: niente Windows sui Mac con processori ARM
Questo perché il software di emulazione Rosetta impiegato per adattare il codice scritto per hardware Intel alla nuova architettura non offrirà il supporto ad “applicazioni Virtual Machine che virtualizzano piattaforme computer x86_64” come si legge nel sito di supporto. A sciogliere qualsiasi eventuale residuo dubbio sulla questione l’intervento di uno degli uomini più rappresentativi del gruppo di Cupertino, Craig Federighi, protagonista nei giorni scorsi anche del keynote che ha aperto l’evento Worldwide Developers Conference. Riportiamo di seguito in forma tradotta quanto riferito al sito The Verge.
Non eseguiremo il boot diretto di un sistema operativo differente. La virtualizzazione è la strada da percorrere. Questi strumenti possono essere molto efficienti, dunque la necessità di un boot diretto non dovrebbe costituire una reale preoccupazione.
Al sito è affidata anche la breve dichiarazione di Microsoft a proposito dell’edizione “on ARM” di Windows 10.
Microsoft concede licenze di Windows 10 on ARM solo agli OEM. Al momento non abbiamo altro da condividere.
[gallery_embed id=150579]
La piattaforma almeno inizialmente non sarà dunque disponibile tramite Boot Camp per coloro che sceglieranno di acquistare un computer della linea Mac basato sui processori ARM realizzati internamente da Apple. Non è ad ogni modo da escludere la possibilità che in un futuro non meglio precisato il gruppo di Redmond possa scegliere di intervenire e colmare la lacuna. Lunedì la mela morsicata ha presentato anche macOS 11 Big Sur (nelle immagini qui sopra), chiudendo così in via ufficiale l’era di OS X.