“Invece di portare avanti lo sviluppo di prodotti indipendenti, Samsung ha scelto di copiare in maniera pedissequa le tecnologie innovative di Apple, le sue caratteristiche interfacce utente e il suo peculiare quanto raffinato design di prodotto e confezione. In violazione dei suoi preziosi diritti di proprietà intellettuale”. Inizierà da questo breve paragrafo l’ennesima crociata di Apple per la tutela dei suoi brevetti, recentemente sbandierata in un documento di quasi 40 pagine depositato presso una corte di Oakland, California. Il grande copione è ora Samsung, altro agguerrito player nell’ormai infuocato mercato dei dispositivi mobile .
I legali della Mela sono dunque passati all’attacco del gigante coreano, accusato di aver violato ben dieci tecnologie brevettate dall’azienda di Cupertino . Troppo marcate – almeno secondo gli avvocati di Apple – le somiglianze tra modelli di smartphone come il Galaxy S i9000 e ben noti Melafonini.
Samsung avrebbe insomma preso a prestito numerosi elementi grafici e di sviluppo realizzati dall’azienda di Cupertino, a partire dalle icone e più in generale dalla sua interfaccia utente TouchWiz . I display basati su Android sarebbero in conclusione troppo simili a quelli introdotti sul mercato dal colosso di Steve Jobs.
“Non si tratta di una coincidenza – ha denunciato un portavoce di Apple – se gli ultimi prodotti di Samsung assomigliano molto a iPhone e iPad. Dalla forma dell’hardware all’interfaccia utente, persino nella confezione. Questa replica spudorata è sbagliata, e dobbiamo proteggere la proprietà intellettuale di Apple quando altre società rubano le sue idee”.
Sempre secondo le accuse formulate da Apple, anche la linea di tablet Galaxy Tab avrebbe rubato le sue idee. A partire da quel formato squadrato troppo simile ai due iPad . Samsung ha subito risposto al fuoco, sottolineando come le pretese della Mela verranno combattute in aula colpo su colpo.
Nel frattempo, lo staff della U.S. International Trade Commission (ITC) pare essersi schierato in toto per la difesa di Nokia e HTC, già accusate da Apple di violazione massiva di brevetto. A decidere sarà ora il giudice Carl Charneski, che dovrebbe emettere una sentenza definitiva il prossimo 5 agosto. La Mela ha chiesto di bloccare le importazioni di smartphone sul mercato statunitense .
Mauro Vecchio