Apple ha trovato un accordo extragiudiziale con Corellium, ponendo fine allo scontro legale iniziato nel 2019. Il caso doveva essere discusso in tribunale il prossimo 16 agosto. Non sono noti i termini economici, ma la software house della Florida ha confermato che continuerà a vendere i suoi dispositivi iOS virtuali.
Vittoria per Corellium?
Corellium sviluppa un software che permette di creare versioni virtuali degli iPhone. Ciò permette ai ricercatori di sicurezza di studiare il codice di iOS per individuare eventuali vulnerabilità, senza utilizzare uno smartphone reale. Un giudice aveva già dato ragione alla software house, in quanto si tratta di “fair use” e non di violazione del copyright. Restava in sospeso l’accusa di violazione del DCMA (Digital Millennium Copyright Act), ovvero la violazione dei sistemi di sicurezza implementati da Apple.
Quest’ultima doveva essere l’argomento dell’udienza del 16 agosto. L’accordo mette la parola fine allo scontro iniziato nel 2019. Il DMCA proibisce l’aggiramento delle misure di sicurezza dei software, ma ci sono alcune eccezioni. Non è noto se il tool di Corellium rientra nella categoria. Gli estremi dell’accordo sono ignoti, quindi non è possibile stabilire un vero vincitore.
Gli avvocati di Apple avevano accusato Corellium di vendere il suo software alle agenzie governative che potrebbero installare backdoor sfruttando le vulnerabilità di iOS. Uno dei fondatori, David Wang, ha sviluppato Condor, il tool usato dall’FBI per sbloccare l’iPhone 5C dell’attentatore di San Bernardino. Apple aveva tentato di acquisire Corellium nel 2018.