Il rincaro dei prezzi si fa sentire praticamente ovunque, anche e sopratutto relativamente alla produzione dei chip, ma non tutte le aziende sono disposte ad accettare la cosa, Apple in particolare. Stando infatti a quanto emerso nel corso delle ultime ore, il gruppo di Cupertino avrebbe rifiutato di accettare un rialzo dei prezzi per il 2023 che vorrebbe imporre TSMC, la fabbrica taiwanese indipendente di semiconduttori che produce circuiti integrati e che realizza tutti i più recenti chip della “mela morsicata” e che dovrebbe occuparsi pure di quelli futuri.
Apple si rifiuta al rincaro dei prezzi di TSMC tra il 6% e il 9%
La notizia giunge dalla testata cinese Economic Daily News, secondo cui TSMC avrebbe infatti chiesto ad Apple un contributo sui chip maggiore tra il 6% e il 9% in base al processo produttivo, ma da parte dell’azienda capitata da Tim Cook è giunto un netto due di picche, molto probabilmente forte della sua quota del 25% di fatturato del produttore taiwanese.
Da tenere presente che Apple prima commissionava la produzione dei suoi chip per iPhone sia a TSMC che a Samsung, ma è già da diversi anni a questa parte che il primo ha ottenuto tutte le commesse del gruppo di Cupertino che nel mentre sono anche notevolmente aumentate a causa dei chip per i Mac.
Va altresì tenuto conto che al pari di altre aziende del settore, anche TSMC è stata costretta lo scorso anno a incrementare il listino prezzi per far fronte alle emergenze. Inoltre, allo stato attuale i chip realizzati da TSMC sono già più costosi di circa il 20% rispetto a quelli che vengono fabbricati dalla concorrenza.