Lo US Patent and Trademark Office (USPTO) ha sferrato l’ennesimo colpo alla strategia legale di Apple nella sua lunga contesa contro la sudcoreana Samsung, invalidando in via definitiva il brevetto noto come ” pinch to zoom ” e così indebolendo le armi a disposizione di Cupertino per le future iniziative nei tribunali.
Stando al documento reso pubblico dagli avvocati di Samsung, lo USPTO ha preso la sua decisione “finale” sul brevetto 7.844.915 , invalidando le 20 rivendicazioni di Apple e lasciando a Cupertino due mesi di tempo per appellarsi alla decisione.
Il brevetto pinch to zoom è una di quelle “innovazioni” tecnologiche che Apple ha presentato come prove nella contesa legale con Samsung, ed è la seconda proprietà intellettuale a finire sotto la lente dell’USPTO dopo l’invalidazione di buona parte delle rivendicazioni sul brevetto ” rubber band ” (n. 7.469.381 ) decisa lo scorso ottobre.
La nuova deliberazione dell’USPTO complica ulteriormente le cose per Apple e la sua causa contro Samsung, una causa che ha già visto il dimezzamento della grossa multa inizialmente comminata al colosso sudcoreano ed è in attesa di un nuovo processo da celebrare entro il prossimo novembre.
Ma Cupertino deve al momento fare i conti con un problema molto più prossimo, vale a dire l’entrata in vigore – il prossimo 4 agosto – della messa al bando dei vecchi modelli di iPhone decisa dall’International Trade Commission (ITC) su richiesta di Samsung.
Contro il ban di un prodotto che, seppure non di ultima generazione, potrebbe significare un colpo alle vendite e al market share di Apple si muove l’intera industria tecnologica statunitense, con Microsoft, Intel, Oracle e gli altri che si appellano all’amministrazione Obama – unica a poter porre un veto alla decisione dell’ITC – affinché intervenga e ristabilisca un principio di equità nell’uso di brevetti hi-tech fondamentali per tutti.
Alfonso Maruccia