All’improvviso, strani meccanismi nell’invio di messaggi dal servizio di posta elettronica di Apple iCloud. Alcuni test effettuati dalla redazione britannica di Macworld hanno dimostrato come l’inserimento dell’espressione barely legal teen – in voga sulle principali piattaforme a luci rosse per indicare filmati in cui sono protagonisti adolescenti appena giunti alla maggiore età – comporti il mancato invio agli account destinatari .
Che venga inserita nell’oggetto o nel corpo della email, l’espressione anglosassone verrebbe automaticamente riconosciuta dai meccanismi di filtraggio della piattaforma in the cloud della Mela . Nei termini di servizio di iCloud, il gigante di Cupertino si riserva il diritto di controllare, modificare o appunto rimuovere contenuti ritenuti non appropriati o comunque in violazione delle stesse condizioni d’uso.
Stando ai test effettuati da Macworld UK , l’inserimento di espressioni come a barely legal teenage o barely a legal teenage ha portato a risultati positivi nella fase d’invio dei messaggi di posta elettronica. Pare dunque che Apple abbia bandito la sola espressione barely legal teen, nell’esatta formulazione che verrebbe utilizzata nella ricerca di materiale pornografico online .
Subito polemiche per quella che è stata vista come una forma di censura da parte di Apple, che metterebbe a repentaglio l’invio di messaggi in cui l’espressione non viene utilizzata in senso pruriginoso . “Occasionalmente, i filtri automatici anti-spam potrebbero bloccare in maniera scorretta messaggi legittimi”, ha spiegato un portavoce di Cupertino. Per protestare, gli utenti della Mela potranno rivolgersi al centro assistenza AppleCare.
Mauro Vecchio