Non tutti i MacBook Retina sono creati uguali. Apple lo sa, e non fa niente per salvaguardare l’investimento dei suoi clienti. Beau Hodges , cittadino della California, ha speso 2.100 dollari per il suo laptop con la mela e non è soddisfatto del suo acquisto: lo schermo del suo notebook soffrirebbe di “ghosting”, ovvero della persistenza di tracce dell’immagine precedente sullo schermo anche dopo il refresh, e intende dimostrare in tribunale che Apple era al corrente di questo problema e non ha fatto nulla.
Stando a quanto sostenuto da Hodges, il problema del ghosting degli schermi Retina di cui sono dotati i più costosi portatili di Apple sarebbe noto. Non si tratta neppure di un problema generale, bensì circoscritto agli esemplari che montino un pannello IPS prodotto da LG : quelli che ne montano uno Samsung sarebbero immuni dal difetto, ci sarebbe una “disparità di prestazione” tra i due prodotti e l’ assistenza clienti di Cupertino sarebbe stata “inondata” di reclami da parte degli sfortunati acquirenti a cui è capitato un pannello LG. L’azienda avrebbe pure provveduto a rimaneggiare i componenti interni e lo schema dei PC per ovviare alla questione nei nuovi assemblati.
Apple è effettivamente al corrente della faccenda, tanto da aver prodotto un mese fa una piccola guida su cos’è e come si argina il ghosting, anche se non ci sono indicazioni chiare sull’effettiva portata del difetto o su quanti siano i clienti affetti dal disturbo. Neppure è chiaro se effettivamente siano solo i pannelli LG, e tutti i pannelli LG, a soffrire di ghosting. L’obiettivo della causa, che ha ambizioni da class action, è dimostrare che la Mela Morsicata fosse consapevole delle diverse prestazioni degli schermi provenienti da diversi produttori , e dunque a chi ha avuto la “sfortuna” di incappare nel pannello difettoso spetterebbe un risarcimento. ( L.A. )