La Russia ha chiesto (cortesemente) ad Apple e SAP di collaborare per fermare i tentativi di spionaggio stranieri: tutto bene, se non fosse che questo significa per Mosca avere accesso al codice sorgente dei software delle due aziende .
Mosca, d’altra parte, sembra aver potuto sbirciare il codice di Microsoft per queste ragioni già negli ultimi dieci anni, e sembra nutrire curiosità anche rispetto a strumenti come TOR, sul cui crack ha messo una taglia .
La richiesta arriva dal Ministro delle comunicazioni russo, Nikolai Nikiforov, che ha incontrato il vertice di Apple per l’Europa dell’Est, Peter Engrob Nielsen: la mossa segue la proibizione di usare iPad imposta da Mosca ai suoi ministri e la situazione politica internazionale di tensione per la Russia , occupata con la crisi ucraina.
La volontà è quella di verificare se i dispositivi utilizzati dai cittadini russi non siano sottoposti alla sorveglianza statunitense o delle Nazioni Unite : il tutto è naturalmente anche legato allo scandalo Datagate che ha visto l’NSA al centro delle polemiche per diverse operazioni di intercettazioni massive.
Nel Paese di Putin, d’altronde, sembra essere rifugiata l’ex spia dell’NSA che ha fatto luce sulle operazioni illecite dell’agenzia di spionaggio USA: Edward Snowden, nella sua fuga dal suo ex datore di lavoro, sarebbe arrivato a Mosca, da dove periodicamente smista documenti che svelano le operazioni di intelligence.
Per il momento Apple e SAP non hanno commentato le richieste russe.
Claudio Tamburrino