Secondo alcuni analisti (che attendevano la data con poco entusiasmo, visti gli ultimi trimestri non esaltanti) quello di ieri sera doveva essere un evento “di routine”, perché, nonostante le incertezze sui dettagli delle specifiche tecniche, già si sapeva come sarebbe stato l’iPhone 7, e già si sapeva che, con tutta probabilità, sarebbe stato presentato anche il nuovo smartwatch della Mela oltre, ovviamente, a tutti gli aggiornamenti dei rispettivi sistemi operativi. Questi ultimi li tratteremo dettagliatamente nelle prossime settimane, visto che il rilascio è previsto per l’imminente data del 13 settembre. Mentre parlando di quello che si è visto ieri sera, qualche sorpresa c’è stata…
La parte iniziale di una conferenza durata quasi due ore è stata in realtà un po’ lenta, non tanto per le novità in sé, quanto per il fatto che il pubblico era in attesa di vedere i nuovi modelli di iPhone e di AppleWatch, mentre l’evento è iniziato in tutt’altro modo: a parte i consueti numeri riepilogativi di Cook (e vale sicuramente la pena sottolineare i 17 milioni di abbonati di Apple Music, e i 140 miliardi di download dall’App Store, che tra Luglio e Agosto sono incrementati di oltre il cento per cento), sul palco è salito Shigeru Miyamoto , il creatore di Super Mario , che ha annunciato l’arrivo su iOS del più famoso personaggio Nintendo, con un gioco che scopriremo entro la fine dell’anno.
Si tratta sicuramente di un ottimo risultato per Apple, che è riuscita a stringere un accordo con la casa di videogiochi forse più famosa al mondo, sicuramente tra le più longeve. Ma le novità legate alla casa giapponese non finiscono qui: dopo una breve parentesi per parlare di iWork e della nuova modalità di collaborazione in tempo reale (sicuramente interessante, ma forse un po’ fuori luogo con il resto dell’evento) si è passati ad Apple Watch, ed ecco tornare sul palco Nintendo per presentare l’app di Pokemon Go per Apple Watch .
Arrivati a questo punto si comincia a fare sul serio, perché si comincia a parlare seriamente di quello che la gente si aspettava di vedere: il nuovo Apple Watch Series 2 (questo è il nome scelto da Apple per la seconda generazione del proprio smartwatch) e l’ iPhone 7 .
Lasciamo da parte i preamboli e veniamo subito al sodo. Apple Watch Series 2 , il nuovo smartwatch della Mela (che nel frattempo ha scalato anche le classifiche dei produttori di orologi da polso) sarà dotato di due caratteristiche che molti, me compreso, avrebbero voluto fin da subito sul primo modello: il GPS integrato (per dedicarsi agli allenamenti senza essere costretti a portare con sé anche l’iPhone) e la resistenza all’acqua fino a 50 metri, così da poterlo utilizzare anche per sessioni di allenamento di nuoto. Apple ha raccontato il modo in cui ha analizzato le sessioni di allenamento di molti nuotatori per realizzare i giusti algoritmi di calcolo, e anche il modo in cui è riuscita a rendere Apple Watch completamente subacqueo, ma le novità non finiscono qui. Siamo di fronte ad un orologio con uno schermo molto più luminoso (1000 nit, il doppio dell’originale) e un nuovo SiP (System in Package) che include un processore dual-core e una GPU in grado di offrire il 50 per cento di prestazioni in più rispetto al primo modello. Visto il tipo di oggetto, non vanno poi dimenticati altri due aspetti: il primo è quello estetico , che si traduce sia nei nuovi quadranti che vedremo in watchOS 3 sia nei nuovi materiali utilizzati (sparisce il modello in oro e arriva quello in ceramica ). Il secondo è quello relativo alla salute e all’attività sportiva, con applicazioni migliorate e potenziate (anche di terze parti) e una partnership con Nike per un modello speciale che integra cinturini, quadranti e app dedicate.
Apple Watch Series 2 sarà disponibile a partire dal prossimo 16 settembre (i preordini partono una settimana prima) in oltre 25 paesi, Italia compresa, con prezzi a partire da 439 euro. Il modello precedente resterà in vendita solo nella variante in alluminio con cinturino sport, a 339 euro, ma con il processore aggiornato nella variante dual-core, quindi molto più potente, anche se mancante del GPS. Il prezzo diventa molto interessante, soprattutto considerando l’aggiornamento del processore, ma il GPS offre davvero qualcosa in più in grado di fare la differenza.
Arriviamo infine al pezzo forte dell’evento: l’ iPhone 7 . Come già sapevamo dalla miriade di foto trapelate negli ultimi mesi, la nuova serie del Melafonino mantiene sostanzialmente le medesime forme dei due modelli precedenti, seppur con qualche lieve variante: le antenne vengono fatte passare sul bordo (così da rendere più uniforme tutto il retro ed essere nascoste più facilmente) mentre la sporgenza della fotocamera viene ammorbidita integrandola nello chassis. Nessuna sorpresa per le dimensioni, che rimangono le stesse introdotte due anni fa (4,7″ per l’iPhone 7 e 5,5″ per l’iPhone 7 plus) mentre di fianco ai modelli in color argento, oro, e oro rosa, arrivano due nuove varianti di nero in sostituzione del grigio siderale: il nero opaco e il Jet Black . Jonathan Ive tiene a mostrare in un video il complicato processo che porta alla realizzazione di questi nuovi gusci, come a voler evidenziare il grande lavoro di progettazione che ci può essere anche dietro ad un particolare che agli occhi di molti può sembrare insignificante (la finitura Jet Black è ottenuta con un processo di anodizzazione e lucidatura in nove fasi, mentre il nero opaco è ottenuto tramite microsabbiatura).
Lasciando perdere i dettagli esteriori, ci sono molti altri aspetti interessanti nel nuovo iPhone 7, che esamineremo in dettaglio quando avremo tra le mani un modello di prova. Il primo è l’ impermeabilità : non è certo una novità assoluta (anche se personalmente ho avuto brutte esperienze in passato con prodotti dichiarati impermeabili, che nella realtà hanno dimostrato di non esserlo) e non parliamo di un impermeabilità assoluta, ma di resistenza all’acqua, agli schizzi e alla polvere, con un rating di grado IP67 secondo lo standard IEC60529. Questo risultato è ottenuto intervenendo anche su altri due piccoli particolari: la rimozione del jack audio , e il nuovo tasto home . Si tratta di due dettagli che, oltre ad eliminare una possibile via d’accesso per l’acqua, consentono anche una miglior ridistribuzione degli spazi interni, a tutto vantaggio della batteria e quindi dell’autonomia (che infatti migliora, anche in seguito ad altri dettagli che vedremo in seguito). Per ascoltare la musica si possono usare cuffie bluetooth, o ricorrere all’adattatore incluso nella confezione, anche se in questo secondo caso non sarà possibile ascoltare musica mentre il telefono è in ricarica (obiezione scontata, anche se personalmente non mi è mai capitato di doverlo fare, pur utilizzando iPhone e iPod Touch dal lontano 2007, e anche altri iPod negli anni precedenti). Il nuovo tasto home a stato solido elimina la parte meccanica, offrendo i vantaggi che abbiamo visto sopra, ed eliminando al contempo uno dei pochi punti di fragilità del Melafonino: il risultato è un tasto più durevole, reattivo e sensibile alla pressione, con un feedback tattile sempre più preciso grazie al rinnovato Taptic Engine.
Il secondo punto di forza è la CPU . Anche in questo caso non parliamo di novità in senso assoluto: ogni anno Apple introduce sui propri dispositivi un nuovo SoC altamente personalizzato, ma quest’anno il salto è particolarmente interessante perché il nuovo chip A10 Fusion è un quad-core molto particolare: due core sono ad alta prestazione, per quando il telefono richiede molta potenza, e riescono a dare prestazioni che sono fino al doppio rispetto all’iPhone 6. Gli altri due core sono invece ad alta efficienza energetica: consumano un quinto dell’energia rispetto agli altri due, e consentono di bilanciare al meglio potenza e risparmio energetico, così da ottenere alte prestazioni ma fino a due ore in più di autonomia (un’ora per il modello 7 plus).
Infine arriviamo alla fotocamera : i miglioramenti della camera non sono certo una novità, ma sono diventati un punto chiave nella battaglia tra i vari produttori di smartphone. Quest’anno Apple ha fatto (almeno per quanto visto durante la presentazione, che sarà da verificare dopo il lancio) un’ottima mossa: senza aumentare inutilmente la risoluzione (la fotocamera resta da 12 Megapixel), ha dotato entrambi i modelli di un obiettivo con lente a sei elementi e stabilizzazione ottica dell’immagine (prima riservata solo al modello plus); inoltre il diaframma diventa più grande, con un’apertura di f/1.8 per assicurare foto e video più luminosi e dettagliati, grazie anche alla capacità di catturare una gamma cromatica ancora più ampia. Ma se questo era un miglioramento quasi scontato, più originale è la miglioria introdotta sull’iPhone 7 Plus: oltre alla stessa fotocamera da 12 megapixel con grandangolo dell’iPhone 7, trova posto un altro teleobiettivo da 12 megapixel per offrire uno zoom ottico 2x e digitale fino a 10x per le foto; questa doppia fotocamera, unita al nuovo processore ISP ad altissime prestazioni, consentirà di ottenere anche immagini con una maggiore profondità di campo, portando ad un nuovo livello qualitativo gli scatti realizzati con gli smartphone (caratteristiche che saranno tutta da verificare). In aggiunta non dobbiamo dimenticare che anche il flash true tone diventa più luminoso, e anche la fotocamera frontale raggiunge la risoluzione di 7 megapixel.
Le novità di iPhone 7 non si fermano qui: la potenza audio viene raddoppiata sia come potenza dell’intensità del suono, sia perché finalmente l’iPhone viene dotato di altoparlanti stereofonici, e le bande LTE vengono portate a 25, con un 4G LTE che arriva fino a 450Mbps. Riguardo l’audio va accennato anche ai nuovi auricolari Airpods , auricolari intelligenti dotati di chip W1: configurazione automatica, microfono, accesso a Siri, accelerometro, caricatore incluso nella confezione, e tanto altro ancora. Saranno disponibili solo a fine ottobre mentre l’iPhone 7 sarà sul mercato in concomitanza con Apple Watch Series 2, quindi prenotazioni dal 9 settembre, per una disponibilità a partire dal venerdì successivo. Il prezzo parte da 799 euro per l’iPhone 7 da 32GB, mentre l’iPhone 6S passa a 689 euro.
Nel complesso sembra che l’evento e le novità presentate da Apple abbiano ottenuto un buon riscontro. In tutta questa presentazione ci sono però anche degli assenti, perché se era (quasi) scontato che non ci sarebbe stata alcuna novità per il mondo Mac, anche il mondo iOS non è stato considerato nella sua totalità: nessun accenno ad AppleTV o iPad Pro, e se per la prima può anche essere comprensibile che non sia necessaria alcuna corsa agli aggiornamenti, per il tablet della Mela la questione è un po’ più delicata… ma non è questo il momento di affrontare il discorso: se volete godervi in pochi istanti tutte le novità di due ore di presentazione, potete dare un’occhiata a questo video riassuntivo pubblicato sul canale YouTube di Apple.
Domenico Galimberti
blog puce72
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