A Cupertino sarebbero già iniziati i lavori per la realizzazione di un exchange dedicato alla compravendita di criptovalute come Bitcoin. Utilizzare il condizionale è al momento d’obbligo poiché si tratta di un’indiscrezione e manca qualsiasi tipo di conferma. A formularla la società canadese RBC Capital Markets con un report in merito al progetto attribuito ad Apple.
Un exchange crypto gestito da Apple?
Attraverso un’iniziativa di questo tipo la società di Tim Cook arriverebbe a generare un business dal valore stimato in 40 miliardi di dollari ogni anno, potendo contare sull’integrazione con un sistema di pagamento già nelle mani di centinaia di milioni di utenti in tutto il mondo. Riportiamo di seguito in forma tradotta le parole dell’analista Mitch Steves che fa un confronto con le entrate registrate da Square (in media 1,6 miliardi di dollari a trimestre), realtà con all’attivo circa 30 milioni di account su scala globale.
La base installata di Apple è pari a 1,5 miliardi di unità e anche se consideriamo solo 200 milioni di utenti disposti a eseguire transazioni si tratta comunque di un volume oltre sei volte superiore rispetto a quello di Square. Per questo motivo l’opportunità di guadagno andrebbe oltre i 40 miliardi di dollari all’anno.
L’investimento economico necessario per la realizzazione del progetto è quotato tra i 500 milioni e il miliardo di dollari. Una cifra importante, ma che di certo non spaventerebbe i contabili di Cupertino, soprattutto a fronte di una solida prospettiva di guadagno. L’ultima trimestrale si è chiusa con il segno positivo superando per la prima volta nella storia dell’azienda la soglia di 100 miliardi di dollari in entrata (111,4 miliardi per la precisione).