Per ora l’appuntamento con gli schermi di cristallo zaffiro dovrà essere rinviato: GT Advanced Technology, il fornitore designato da Apple, ha confermato ufficialmente di aver raggiunto un accordo con Cupertino mettere fine a ogni controversia e interrompere la messa in funzione della fabbrica di Mesa (Arizona) che avrebbe dovuto fornire il materiale all’azienda della Mela. Ora GT rimborserà gradualmente il suo ex-socio in affari, a cui deve 439 milioni di dollari, e da parte sua Apple accetta di sollevare GT di ogni obbligo nei suoi confronti. Confermati purtroppo anche i licenziamenti per 650 operai.
L’accordo raggiunto dovrà comunque essere ratificato dal tribunale fallimentare, a cui GT si è affidata per ristrutturare i suoi debiti nell’ambito del procedimento denominato Chapter 11 . Se sarà approvato, GT ha già fatto sapere che intende comunque restare nel settore: proseguirà la sua ricerca per lo sviluppo di nuovi metodi di produzione per il cristallo zaffiro, ma interromperà la fornitura di prodotto finito . Il business si concentrerà sulla realizzazione e vendita di apparecchiature, ma si tratta di attività non legate direttamente allo stabilimento dell’Arizona: la messa in funzione di quest’ultimo è stata annullata, e i pochi operai non licenziati dovranno soltanto collaborare allo smantellamento.
Apple ha reso a Re/Code una dichiarazione in cui ha ribadito il proprio impegno per garantire l’occupazione nella Contea di Maricopa : potrebbe anche essere il segnale che non ha abbandonato l’idea di produrre gli schermi in quello stabilimento (nonostante la delusione patita ), magari acquisendolo, oppure una semplice dichiarazione di circostanza. GT d’altronde non ha chiarito esattamente come prevede di effettuare il rimborso plurimilionario previsto dall’accordo: si parla semplicemente di una rateizzazione in quattro anni e di proventi delle vendite di una tecnologia proprietaria di GT.
Il business potrebbe comunque essere promettente: realizzare materiali più solidi per gli schermi potrebbe fruttare molto, e in generale quello dei display è un business in espansione grazie soprattutto al boom di vendite di smartphone e tablet. Anche Foxconn sta pensando di entrare nel giro, investendo quasi 6 miliardi di dollari nella creazione di uno stabilimento dedicato esclusivamente alla produzione di display LCD: così facendo entrerebbe in diretta concorrenza con grossi nomi del calibro di Samsung, LG e Sharp, ma potrebbe ottenere importanti commesse dai suoi clienti come Apple stessa.
Luca Annunziata