Bkav Corporation , società vietnamita specializzata in sicurezza informatica, ha annunciato di aver bypassato il riconoscimento facciale di Face ID : la funzionalità più discussa di iPhone X , che tanti grattacapi ha provocato a Apple già dalla fase di produzione, sarebbe quindi già stata crackata ad appena una settimana dal debutto commerciale del nuovo melafonino extralusso.
Stando a quanto ha sin qui rivelato Bkav , il meccanismo di riconoscimento biometrico integrato in iPhone X non sarebbe poi così sicuro come vorrebbe Cupertino, visto che è bastato un investimento relativamente modesto – a partire da una maschera da 150 dollari costruita con un mix di stampe 3D e 2D – per sbloccare il telefonino di prova.
La suddetta maschera sarebbe stata realizzata sulla base della conoscenza di come funzionano gli algoritmi intelligenti di Face ID, sostengono ancora i ricercatori, ed è la riprova del fatto che la biometria è un pessimo affare per la sicurezza . Già in passato Bkav aveva messo sotto accusa i lettori di tratti somatici integrati sui laptop di Toshiba e Lenovo.
Ma i dettagli del crack fin qui comunicati da Bkav sono piuttosto scarsi , e in attesa di un ulteriore approfondimento – già annunciato per il 15 novembre sotto forma di conferenza internazionale aperta alle domande di tutti – non mancano i critici del nuovo lavoro della security enterprise asiatica.
Le informazioni cruciali omesse da Bkav includono l’eventuale periodo di “training” di Face ID con il proprietario della faccia riprodotta dalla maschera, la collaborazione necessaria della persona da prendere di mira e più in generale le condizioni in cui è stato condotto l’esperimento. Un precedente tentativo di compromissione di Face ID a opera di Wired era stato un fallimento .
In attesa di stabilire la gravità del problema evidenziato da Bkav, dalle indiscrezioni emerge che Apple stia lavorando su una nuova versione di iPad con integrata la stessa tecnologia di riconoscimento facciale di iPhone X. Mentre gli entusiasti della tecnologia accolgono positivamente la novità ed evocano l’arrivo di Face ID persino su Mac.
Alfonso Maruccia