Un problema che nasce lontano, quello di Apple con i linguaggi che prevedono l’esecuzione a runtime, e che ancora una volta vede al centro lo sfortunato Java. Poche ore dopo che Mozilla aveva optato per “bloccare” il plugin nei suoi browser, anche Cupertino ha fatto lo stesso : con un aggiornamento automatico e silente dei suoi sistemi ha chiuso le porte all’esecuzione di codice Java 6 e 7.
Tramite Xprotect , una funzione integrata in OS X dalla versione 10.6 , la Mela può comunicare ai PC connessi una blacklist di programmi a cui impedire l’esecuzione. La funzionalità è pensata per arginare gli ancora rari malware che si presentino nel mondo Mac, ma in questo caso Apple ha deciso di muoversi contro un applicativo lecito: le macchine che hanno a bordo il Runtime Environment (JRE) versione 6 o 7 non possono più eseguire applet all’interno del browser dalla scorsa notte. Come se ciò non bastasse, alcuni utenti si lamentano che l’aggiornamento Java 7 update 11 avrebbe rimosso la versione 6 durante l’installazione, causando qualche grattacapo per questioni di retrocompatibilità.
Apple ha insomma equiparato Java a un malware . La scelta è piuttosto netta, ma come detto è in linea con le intenzioni espresse da Jobs parecchi anni or sono e ribadita nel 2012 con la cancellazione del plugin realizzato da Apple stessa e integrato nell’OS. A Oracle non resta che affrettarsi a sviluppare un aggiornamento da distribuire per turare le falle, e sperare che la comunicazione che intende sviluppare più intensamente con gli sviluppatori possa giovare alla sua situazione che al momento è piuttosto complessa . ( L.A. )