Lo studio legale Hagens Berman ha presentato una denuncia contro Apple per la violazione delle leggi antitrust statunitensi. L’azienda di Cupertino avrebbe stabilito un monopolio illegale, costringendo gli utenti iOS ad utilizzare esclusivamente il servizio iCloud per conservare alcuni dati. Il giudice dovrà ora stabilire se concedere lo status di class action.
Apple impedisce l’uso di altri servizi
Nella denuncia viene sottolineato che Apple genera profitti con gli abbonamenti a diversi servizi. Uno di essi è iCloud che possiede un market share del 70% sui dispositivi dell’azienda californiana. Lo studio legale evidenzia che questa popolarità non è stato ottenuta perché iCloud è superiore ad altri servizi, come Google Drive, Microsoft OneDrive o Dropbox, ma solo perché Apple ha imposto “restrizioni tecnologiche chirurgiche“.
Gli utenti possono caricare diversi file (ad esempio foto e video) sui servizi concorrenti. Tuttavia alcuni tipi di file, come dati delle app e impostazioni del dispositivo, possono essere ospitati solo su iCloud. Si tratta di file importanti in quanto necessari per il ripristino su un nuovo dispositivo.
Lo studio legale afferma che non esiste nessuna giustificazione tecnologica o di sicurezza per tale limitazione. Il vero scopo è ostacolare la concorrenza, garantire il monopolio di iCloud e ottenere un incremento dei profitti. Apple avrebbe pertanto violato le leggi antitrust nazionale (Sherman Act) e statale (California Unfair Competition Law).
L’obiettivo dello studio legale è avviare una class action e chiedere un risarcimento danni e un’ingiunzione per bloccare le pratiche anticoncorrenziali di Apple. Gli avvocati di Hagens Berman hanno già vinto in passato contro l’azienda californiana, ottenendo accordi per 716 milioni di dollari.