Smentite le previsioni degli analisti, e non perché sia andato storto qualcosa. Anzi, i risultati del Q1 di Apple superano le più rosee aspettative anche per la vendita di iPhone: nel complesso la crescita si assesta sul 6 per cento, con alcuni trend che vanno stabilizzandosi e qualche sorpresa per alcuni dispositivi fino ad oggi rimasti un po’ in ombra.
I dati comunicati da Cupertino sono doppi: tenendo fuori dal conto iPhone e Apple TV per ragioni fiscali, il fatturato supera i 10 miliardi di dollari (10,17 miliardi pari a 7,82 miliardi di euro) con un utile di 1,58 miliardi (1,21 miliardi di euro) che si traduce in un dividendo di 1,78 dollari ad azione. Battute le previsioni della stessa Apple, che aveva fissato l’asticella a quota 1,38: un risultato ancora più impressionante se rapportato al quadro attuale dell’economia mondiale.
Aggiungendo a queste cifre quelle di iPhone e Apple TV, si arriva fino a quota 11,8 miliardi di dollari di fatturato (9 miliardi di euro) con un utile di 2,3 miliardi (1,76 miliardi di euro) e un dividendo di 1,76 dollari. Tutto grazie alle vendite dei Mac salite a 2,324 milioni di pezzi, a quelle degli iPod giunte a 22 milioni e 724mila (guidate da iPod Touch e Nano) e con 4,363 milioni di iPhone piazzati solo nell’ultimo trimestre. Quest’ultimo dato, seppure in discesa rispetto ai record precedenti, supera decisamente le previsioni e rassicura sulla salute del melafonino .
Nel corso del trimestre, almeno tre i dati che saltano immediatamente all’occhio. Il primo è progressivo calo nella vendita dei desktop , complice anche l’ arrivo ad ottobre dei nuovi MacBook Unibody, che scivolano a quota 728mila unità in netto calo rispetto al Q408 (-208mila pezzi) e a fronte di un aumento di circa 100mila laptop venduti nello stesso periodo (1,726 milioni contro 1,675). Il secondo, come segnalato dallo stesso COO e reggente Tim Cook, è la crescita del 300 per cento delle vendite di Apple TV. Infine, le vendite fuori dai confini degli Stati Uniti ora valgono il 46 per cento dell’intero ammontare.
Ribaditi, infine, alcuni principi che guideranno le mosse di Apple nel corso di quest’anno. Niente netbook , almeno per il momento, e soprattutto niente iPhone Nano : in entrambi i casi il management ritiene che le prestazioni dell’hardware non sarebbero all’altezza della user experience che i prodotti di Cupertino sono soliti offrire al pubblico. Ribadita infine l’assoluta tranquillità di Apple nonostante l’assenza di Jobs, che rischia comunque di creare qualche grattacapo, anche in virtù di un patrimonio intellettuale e umano che la Mela si dichiara pronta a difendere a tutti i costi. ( L.A. )