Un anno fa, in questo stesso periodo, facevamo il punto sui primi passi di Apple nella transizione ai processori x86, commentando anche il rilascio di nuovi software. Oggi, dopo mesi in cui si sono rincorse le novità per completare la transizione – mesi durante i quali la Mela ha registrato record di fatturato e di CPU vendute – Apple sembra aver rallentato la propria corsa.
A diverse settimane dal tradizionale MacWorld Expo di inizio anno , non si ha alcuna notizia su aggiornamenti hardware o software, nemmeno quelli attesi o dati addirittura per scontati, come la nuove versioni di iLife e iWork. Sebbene la presentazione anticipata dell’ iPhone abbia probabilmente impegnato oltre misura ogni comparto di Cupertino, la mancanza così prolungata di novità (a parte gli iPod Shuffle colorati, che rappresentano un aggiornamento prettamente estetico) comincia a pesare. Il rischio, per Apple, è che mentre tutti attendono nuove release dei suoi prodotti, le vendite comincino a rallentare: una situazione già sperimentata lo scorso anno, quando il pubblico attendeva i Mac con processori Intel.
Tra gli assenti più importanti dell’ultimo expo il posto d’onore spetta sicuramente a Leopard . La nuova release del sistema operativo di Apple è stata annunciata durante la conferenza degli sviluppatori della scorsa estate, ma non c’è stata alcuna presentazione al grande pubblico, e le uniche notizie ufficiali sono quelle pubblicate all’epoca sul sito di Apple .
Chi segue con attenzione il mondo Mac ricorderà che Jobs annunciò l’uscita di Leopard per la primavera del 2007, e accennò a delle novità non meglio precisate che sarebbero rimaste segrete fino al momento del lancio, o poco prima. Volendo essere fiscali, la primavera del 2007 si concluderà solo nel prossimo giugno, quindi potrebbero mancare ancora ben quattro mesi prima dell’uscita di Leopard, tanto più che la Worldwide Developers Conference di quest’anno è stata fissata proprio nel mese di giugno. Sicuramente è abbastanza anomalo il fatto che dopo sei mesi dalla prima presentazione non se ne sia più parlato, e le uniche notizie che trapelano sono quelle (poche) che arrivano da sviluppatori e beta tester, i quali però potrebbero avere tra le mani solo una parte delle novità previste da Apple.
Tra le possibili sorprese, o comunque tra le caratteristiche non ancora mostrate ufficialmente, potrebbe esserci un restiling dell’interfaccia grafica con il pensionamento di Aqua ed il passaggio ad Illuminous , anche se da più parti sembra plausibile che venga introdotta la possibilità di supportare diversi temi direttamente da sistema (retaggio di sperimentazioni passate). È facile notare come le diverse applicazioni Apple hanno già ora degli stili grafici non sempre identici, anche se ultimamente le tendenza è quella di andare verso linee più “pulite”, come quelle dell’ultima versione di iTunes, abbandonando sia le “gommosità” che avevano caratterizzato Aqua, sia l’effetto “metallo satinato” che ancora ritroviamo in Safari o nelle stesse finestre del Finder.
Proprio il Finder potrebbe essere oggetto di diverse novità, se non addirittura di una riscrittura totale, anche se le notizie in merito sono molto scarne, e una delle poche cose quasi certe sembra essere l’introduzione di tab che consentano di tenere aperte più finestre in una sola. Infine, come abbiamo già avuto modo di parlarne, ulteriori novità della prossima release di Mac OS X dovrebbero essere il supporto al file-system ZFS (se non la sua adozione in toto come file-system ufficiale del nuovo sistema) e la prima versione definitiva di Bootcamp, che attualmente è ancora in fase di beta.
Restando in ambito software, altri grandi assenti rispetto agli anni scorsi sono iLife, iWork, e gli altri prodotti professionali come FinalCut. L’ipotesi più accreditata è che le nuove release di questi prodotti verranno rilasciate solo dopo l’uscita di Leopard, così da poter sfruttare alcune caratteristiche del nuovo sistema, come la tecnologia Core Animation , che permetterà di sfruttare il processore delle schede grafiche per ottenere in maniera semplice numerosi effetti di animazione.
È facile immaginare che i nuovi software siano già in fase avanzata di progettazione, tanto è vero che durante l’ultimo expo molte persone hanno intravisto diverse novità proprio nelle slide utilizzate da Jobs per la sua presentazione, slide senz’ombra di dubbio realizzate con la futura versione di Keynote.
Ampliando il discorso, i tempi dovrebbero essere maturi anche per un ampliamento sostanziale della suite per la produttività iWork , nella quale si spera venga introdotto anche un foglio di calcolo e un semplice database. Oggi la coesistenza fra AppleWorks e iWork non ha più molto senso: il primo è infatti un software ormai anziano, che potrebbe “rientrare in corsa” solo se gli venisse data una bella svecchiata (a quel punto, però, anche iWork dovrebbe essere adeguatamente rinnovato per conservare quel qualcosa in più che lo distingua dal fratello “minore”). Meglio sarebbe, forse, se AppleWorks venisse pensionato per lasciar spazio ad una versione più completa di iWork, eventualmente vendibile in due diverse versioni: una semplice, come quella attuale, e una completa delle applicazioni che ancora mancano.
Per quanto riguarda l’hardware, la maggior parte degli utenti si attendeva aggiornamenti delle varie macchine nelle settimane successive all’expo. Il primo candidato all’aggiornamento è senz’ombra di dubbio il Mac mini , unico prodotto dell’offerta Apple che ancora non ha adottato i processori Core 2 Duo e il cui prezzo – accettabile al momento dell’uscita – appare oggi un po’ troppo elevato. Va comunque notato che una riduzione del prezzo del Mac mini potrebbe influire negativamente sulle vendite del neonato Apple-TV : se il suo prezzo dovesse scendere significativamente (oggi costa circa il doppio), un Mac mini con Apple Remote e Front Row, oppure con software di terze parti come Media Central , potrebbe infatti diventare il più diretto rivale del nuovo media extender della Mela.
C’è poi da considerare che, rispetto ad Apple-TV, il Mac mini è un vero e proprio personal computer che include un HD di dimensioni più generose e un lettore DVD, e sebbene manchi di un’interfaccia HDMI, il cucciolo della Mela è dotato di uscita video che permette di arrivare alla risoluzione di 1.920 x 1.200 punti in digitale (DVI) o di 1.920 x 1.080 punti in analogico (VGA). In futuro Apple dovrà prestare attenzione all’offerta di questi due prodotti, ma prima di dare dei giudizi definitivi sarebbe meglio attendere le prime recensioni di Apple-TV, che sarà in consegna a fine mese, e scoprire cosa offrirà di nuovo il Front Row di Leopard.
All’estremo opposto del Mac mini troviamo il MacPro , altra macchina che potrebbe essere aggiornata per trarre beneficio dagli ultimi processori Intel a quattro core, soprattutto ora che i costi si sono ridimensionati e la disponibilità è aumentata. Altre particolari novità su questa macchina non dovrebbero essercene, se non l’adozione di schede grafiche più performanti anche sul modello base.
Maggiori novità potrebbero invece arrivare nel settore dei portatili , le macchine che in questo momento stanno trainando il mercato, di Apple e non soltanto. Si parla sia un MacBookPro da 13″ che possa rimpiazzare il vecchio PowerBook da 12″, sia di un’incursione dei MacBook nel mondo dei 15″, così da coprire una fascia molto richiesta con il prodotto attualmente di maggior successo. Entrambe le mosse possono risultare vincenti: oggi chi vuole un portatile Mac economico è costretto a rimanere legato ai 13″ del MacBook, mentre chi vuole un MacBookPro ma necessita di grande portabilità, non può scendere sotto i 15″. Entrambe le nuove macchine potrebbero trovare il giusto spazio in un mercato ancora in espansione.
Spingendosi un po’ più in là con le previsioni, c’è chi sostiene che Apple potrebbe adottare schermi LCD con illuminazione a LED in luogo degli attuali con retroilluminazione a lampade fluorescenti: a fronte di un costo maggiore, questo tipo di schermo è più brillante, offre un’illuminazione più uniforme e dei colori migliori, ha una resa più prolungata nel tempo e consuma meno energia, a tutto vantaggio della batteria dei portatili.
Sebbene l’ iPhone sia stato il re incontrastato dell’ultimo expo, prima della sua uscita potrebbero arrivare da Apple molte altre novità, inclusa una nuova versione di iPod che sfrutti parte della tecnologia mostrata sul futuro cellulare made in Cupertino. Se poi nell’iPod, o nell’Apple Universal Dock, venisse introdotta un’interfaccia simile a Front Row che entra in funzione quando si collega l’iPod ad un televisore, avremmo tra le mani un altro valido concorrente di Apple-TV. Non resta che attendere, perché le prime novità non tarderanno ad arrivare.
Domenico Galimberti
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