I computer e i gadget Apple sono tra i più ecologici del panorama IT mondiale. E i consumatori non vedono l’ora di acquistarli in virtù della loro sostenibilità ambientale. Ma in quel di Cupertino se la cavano alla grande anche dopo che l’acquisto è stato completato: i livelli di qualità del customer care della Mela sono tra i migliori in circolazione.
A sostenerlo sono due ricerche condotte da analisti statunitensi, che prendono in considerazione il mercato USA o, più in generale, quello dei paesi con un commercio IT più florido. Nel caso della propensione all’acquisto ecologico, ad esempio, secondo i dati le aziende che i consumatori ritengono più verdi di tutte sono Apple, HP, Microsoft, IBM, Intel, Sony e Dell, con l’azienda di Steve Jobs a guidare il gruppo.
Interessante notare come non ci sia un vero e proprio vincitore in questa categoria, con i primi sette classificati staccati di una manciata di voti: segno che, probabilmente, le strategie di comunicazione di queste aziende per quanto attiene alla ecosostenibilità sono tutte azzeccate. A cavarsela maluccio sono invece alcuni marchi prestigiosi come Google, Nokia, Fujitsu, Toshiba, staccati di qualche punto dai leader: forse per gli strateghi di queste aziende è venuto il momento di ripensare le proprie campagne. Per Apple , in ogni caso, si tratta di un risultato di assoluto rilievo viste le polemiche in cui il marchio era incappato in passato.
Il paese con la maggiore propensione all’acquisto ecologico si rivela essere l’ India , i cui cittadini sono disposti a pagare anche un prezzo superiore per l’acquisto di un prodotto pur di ottenerlo in versione green . In Italia , invece, la maggioranza degli intervistati si è detta interessata al prodotto verde solo se venduto allo stesso prezzo dell’equivalente inquinante. Tutti, comunque, vedono proprio nel prezzo l’ostacolo maggiore per l’introduzione di hardware ecologico nel mondo IT: ciò nonostante, oltre due terzi di loro si dicono disposti a prendere in considerazione un laptop o un desktop con tali caratteristiche per il proprio prossimo acquisto.
Limitandosi al mercato nordamericano, invece, Apple non ha rivali per quanto attiene alla qualità del suo servizio di assistenza . Una ricerca condotta su 10mila acquirenti statunitensi ha infatti evidenziato una capacità di risoluzione media dei problemi di notebook e PC da scrivania pari al 60 per cento: su tali valori si allineano i servizi di assistenza di Dell, HP, Lenovo e Compaq, ma quando si arriva ai computer con la mela questa capacità schizza all’ 80 per cento .
Merito dei pacchetti di assistenza a pagamento che Apple propone con tutti i suoi computer? Non proprio. Gli analisti, anzi, sconsigliano l’acquisto di questi pacchetti, sempre più spesso offerti in bundle con i computer dai rispettivi produttori e che includono una estensione della garanzia oltre ad una assistenza dedicata. A quanto pare, la capacità di risolvere i problemi di Apple si deve in massima parte all’ assistenza gratuita fornita in negozio – dal Genius Bar nel caso si tratti di un Apple Store ufficiale – in grado di risolvere il problema dell’acquirente nel 90 per cento dei casi.
L’acquisto di un pacchetto di assistenza è consigliato solo a coloro i quali sono soliti utilizzare il proprio portatile durante ripetuti spostamenti e viaggi. Per tutti gli altri, la soluzione migliore resta recarsi in negozio e sperare che la garanzia copra i difetti riscontrati, oppure rivolgersi ai servizi gratuiti su Internet o via telefono dei rispettivi produttori. Quando proprio la situazione dovesse farsi complicata, infine, ci sono centinaia di forum online gratuiti pieni zeppi di utenti competenti disposti a dare una mano al malcapitato.
Luca Annunziata