La Comisión Nacional de los Mercados y la Competencia (CNMC) della Spagna ha avviato un’indagine antitrust nei confronti di Apple per la presunta violazione della legge locale e dell’art. 102 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFEU). L’azienda di Cupertino avrebbe imposto condizioni commerciali sleali agli sviluppatori che usano App Store per distribuire le app.
Nuove accuse per Apple
Secondo l’autorità antitrust spagnola, Apple ha abusato della sua posizione dominante nel mercato della distribuzione delle app iOS per imporre diverse restrizioni agli sviluppatori. Nel comunicato stampa non ci sono molti dettagli, ma viene solo specificato che l’indagine è stata avviata d’ufficio.
Quasi certamente, la CNMC si riferisce alle pratiche commerciali scorrette già sotto esame della Commissione europea, tra cui la cosiddetta clausola anti-steering che impedisce agli sviluppatori di indicare opzioni esterne (più economiche) per l’acquisto delle app o la sottoscrizione degli abbonamenti.
Se l’indagine confermerà le violazioni, Apple rischia una sanzione fino al 10% delle entrate globali annuali. L’autorità spagnola ha un massimo di 24 mesi di tempo per completare l’indagine e annunciare la decisione finale (che ovviamente verrà impugnata da Apple, se negativa).
La Commissione europea ha avviato finora tre indagini sulla base del Digital Markets Act nei confronti di Apple. All’inizio di marzo, l’azienda di Cupertino ha ricevuto una multa di 1,84 miliardi di euro aver abusato della sua posizione dominante nella distribuzione di app per lo streaming musicale (Apple ha presentato ricorso al Tribunale dell’Unione europea).
Sempre per la clausola anti-steering, negli Stati Uniti ci sarà un altro scontro in tribunale tra Apple e Epic Games.