Cupertino (USA) – Verso la fine della scorsa settimana Apple ha aggiornato in sordina, senza comunicati ufficiali, la propria linea di portatili MacBook e MacBook Pro. I nuovi notebook consumer della Mela possono ora avvantaggiarsi, come i fratelli maggiori Pro, della piattaforma mobile Santa Rosa di Intel e di più elevate velocità di clock sia per il front-side bus (FSB) che per la CPU.
Il modello di MacBook con chassis bianco è ora disponibile con processore da 2 o 2,2 GHz, mentre il modello nero dispone di chip da 2,2 GHz. Nelle configurazioni predefinite entrambi i sistemi includono un FSB a 800 MHz, un chipset grafico integrato GMA X3100, un hard disk SATA con capacità compresa fra 80 e 160 GB e un GB di memoria DDR2-667. Tra le opzioni, gli acquirenti possono scegliere un hard disk da 250 GB (+220 euro) o un maggior quantitativo di memoria (fino ad un massimo di 4 GB).
I prezzi sono rimasti inalterati : 1.049 euro per il modello da 2 GHz; 1.249 euro per il modello bianco con processore da 2,2 GHz; e 1.449 euro per il modello nero.
I modelli di MacBook Pro da 2,4 GHz sono invece stati aggiornati con un processore Core 2 Duo T7800 a 2,6 GHz; inoltre tutti i sistemi possono ora essere ordinati con hard disk da 250 GB e 5400 RPM o con uno da 200 GB e 7200 RPM (che rimpiazza il precedente modello da 170 GB).
Negli scorsi giorni Apple ha anche rilasciato due aggiornamenti software : uno per gli iMac più recenti, che dovrebbe eliminare gli improvvisi blocchi di sistema lamentati da alcuni utenti, e uno per i MacBook Pro, descritto invece da Apple come una miglioria ai driver grafici. Su Internet sono già apparsi i commenti di chi afferma che l’update per iMac non sembra rimediare all’instabilità del sistema.