Alla conferenza WWDC24, la mela morsicata ha calato l’asso, con la presentazione di Apple Intellince. La suite di funzionalità dedicate all’intelligenza artificiale, realizzata in collaborazione con OpenAI e al debutto nei prossimi mesi su iOS 18, iPadOS 18 e macOS Sequoia, potrebbe non arrivare in Europa, almeno non prima del 2025. Ad affermarlo è lo stesso gruppo di Cupertino.
Europa: il DMA impedirà il rollout di Apple Intelligence?
La ragione è da ricercare nell’esigenza di operare in modo conforme a quanto previsto nel vecchio continente dal Digital Markets Act, essendo la società uno dei gatekeeper individuati da Bruxelles. Riportiamo di seguito, in forma tradotta, la dichiarazione affidata al sito The Verge da Fred Sainz, portavoce della società.
Due settimane fa, Apple ha presentato centinaia di nuove funzionalità che siamo entusiasti di offrire ai nostri utenti in tutto il mondo. Siamo fortemente motivati a rendere queste tecnologie accessibili per tutti gli utenti. Tuttavia, a causa delle incertezze normative introdotte dal Digital Markets Act, non crediamo saremo in grado di implementare, per quest’anno, queste tre funzionalità per gli utenti europei: iPhone Mirroring, i miglioramenti a SharePlay Screen Sharing e Apple Intelligence.
Il lancio potrebbe dunque essere messo in standby fino al prossimo anno. Prosegue Sainz.
Nello specifico, siamo preoccupati che i requisiti inerenti all’interoperabilità del Digital Markets Act possano imporci di compromettere l’integrità dei nostri prodotti, con modalità che metterebbero a rischio la privacy e la sicurezza dei dati degli utenti. Siamo impegnati nel collaborare con la Commissione europea nel tentativo di trovare una soluzione che possa permetterci di offrire queste funzionalità ai nostri clienti in Europa, senza compromettere la loro sicurezza.
La replica di Bruxelles
Si registra anche la replica di Bruxelles, che concentra l’attenzione sulla necessità di tutelare la concorrenza, a beneficio del mercato e dei consumatori.
L’Unione Europea rappresenta un mercato attrattivo con 450 milioni di potenziali utenti ed è sempre stata aperta per il business di ogni società che voglia fornire servizi nel mercato interno europeo. I gatekeeper sono benvenuti, per offrire i loro servizi in Europa, a patto che lo facciano in modo conforme con le nostre regole, il cui obiettivo è garantire una concorrenza leale.
In altre parole, l’Europa non ha alcuna intenzione di impedire il lancio di nuove funzionalità come quelle della suite Apple Intelligence, ma non è disposta ad accettare compromessi sul rispetto delle regole appena introdotte, le stesse che stanno portando alla nascita di store alternativi per le applicazioni iOS.