Alcune funzionalità IA di Apple Intelligence sfruttano il modello GPT-4o di OpenAI. L’azienda di Cupertino avrebbe avviato contatti con Google e Anthropic per integrare Gemini e Claude. Secondo le fonti del Wall Street Journal potrebbe essere annunciata anche una partnership con Meta.
Approccio “open” di Apple
Apple ha sempre puntato sulla stretta integrazione tra hardware e software proprietario. L’azienda di Cupertino è stata però “costretta” a chiedere aiuto a OpenAI per recuperare il tempo perso e sfruttare il trend del momento, ovvero l’intelligenza artificiale generativa. ChatGPT e il modello GPT-4o saranno disponibili su iOS 18, iPad 18 e macOS Sequoia e potranno essere utilizzati dagli utenti per eseguire alcune funzionalità e per Siri.
Apple ha inizialmente scelto ChatGPT perché è l’opzione migliore al momento, ma non sono esclusi accordi con altre aziende. Oltre che con Google e Anthropic, l’approccio “open” prevede l’avvio di una partnership con Meta. Questa sarebbe un’alleanza inaspettata, considerato lo scontro iniziato nel 2021 quando Apple ha introdotto una funzionalità (App Tracking Transparency) che impedisce il tracciamento degli utenti senza il loro consenso. L’azienda di Menlo Park avrebbe perso circa 10 miliardi nel 2022.
Le fonti del Wall Street Journal affermano che Apple non pagherà nulla per l’uso dei modelli IA. OpenAI può incrementare il numero di abbonati, sfruttando la popolarità degli iPhone. Meta sviluppa però modelli open source, come il recente Llama 3, quindi non è chiaro quali vantaggi economici potrebbe ottenere dalla partnership.
Apple Intelligence sarà inizialmente disponibile in inglese negli Stati Uniti. In Europa non arriverà prima del 2025, a causa delle “incertezze normative” introdotte dal Digital Markets Act. La legge prevede l’obbligo dell’interoperabilità che, secondo Apple, compromette la privacy e la sicurezza dei dati degli utenti.