Una proposta di legge presentata in North Dakota potrebbe avere conseguenze per i profitti di Apple e Google. L’obiettivo è consentire agli sviluppatori di utilizzare store per la distribuzione delle app e sistemi di pagamento alternativi. Se la proposta verrà approvata, App Store e Play Store potrebbero essere considerati illegali.
App e pagamenti: fine del monopolio?
Come è noto, gli store di Apple e Google sono i canali ufficiali per la distribuzione delle app. Per gli utenti Android sono disponibili store alternativi e l’installazione delle app può avvenire anche tramite sideloading, mentre per gli utenti iOS non esiste questa possibilità.
Entrambe le aziende chiedono inoltre una commissione del 30% per ogni acquisto effettuato in-app (recentemente Apple ha ridotto la percentuale per gli sviluppatori con guadagni fino a un milione di dollari). Su questo punto è iniziato lo scontro tra Apple e Epic Games che ha portato alla rimozione del gioco Fortnite da App Store. In pratica la software house guidata da Tim Sweeney ritiene che ciò ostacoli la concorrenza. Anche la Commissione Europea ha avviato un’indagine.
La proposta di legge in North Dakota, valida per tutte le piattaforme di distribuzione delle app con entrate superiori a 10 milioni di dollari all’anno, contiene tre restrizioni. Apple e Google non possono obbligare gli sviluppatori ad utilizzare i loro store e i loro sistemi di pagamento in-app. Inoltre non possono “vendicarsi” contro gli sviluppatori che usano store e sistemi di pagamento alternativi (in pratica non possono rimuovere le app).
Apple ha dichiarato che, se la proposta diventerà legge, verrebbero meno la sicurezza e la privacy di iOS, in quanto gli utenti potrebbero installare app pericolose da altri store. L’eventuale legge sarà valida solo in North Dakota, ma altri stati potrebbero seguire la stessa strada.