Circa tre mesi fa, Apple ha annunciato che aggiungerà il supporto per RCS (Rich Communication Services) a iOS. La decisione sembrava correlata al Digital Markets Act (DMA) che verrà applicato in Europa dal prossimo 7 marzo. In realtà è stata imposta dalla Cina.
RCS obbligatorio per vendere gli iPhone
Come è noto, Google ha avviato una campagna social per spingere Apple ad adottare il protocollo RCS, evidenziando i vantaggi rispetto all’uso degli SMS con iMessage. Uno degli obblighi del Digital Markets Act (DMA) è l’interoperabilità tra i servizi di messaggistica. Apple ha quindi comunicato che supporterà RCS in un futura versione di iOS.
Si scopre ora che la decisione non è correlata al rispetto del DMA. La legge europea non impone l’uso di RCS per garantire l’interoperabilità. Le fonti di John Gruber (Daring Fireball) all’interno di Apple hanno confermato che il supporto per il protocollo è stato imposto dalla Cina.
Il Ministero dell’Industria e dell’Information Technology ha approvato un regolamento in base al quale è obbligatorio adottare il protocollo RCS (5G Messaging) per ricevere la certificazione che consente di vendere gli smartphone 5G sul mercato cinese. Anche quelli già in vendita dovranno supportare RCS mediante un aggiornamento software.
Ovviamente, Apple rispetterà l’obbligo, considerata l’importanza del mercato cinese (le vendite di iPhone sono in diminuzione). La Commissione europea ha stabilito che iMessage non sarà soggetto al Digital Markets Act, quindi non deve essere interoperabile con WhatsApp, Telegram e altri servizi di messaggistica. L’azienda di Cupertino supporterà RCS, ma ci sarà sempre la distinzione tra iOS (bolle blu) e Android (bolle verdi).