È recente notizia quella che la Cina ha deciso di limitare le esportazioni del gallio e del germanio, due materiali chiave per la produzione dei chip Apple da parte di TSMC. Nonostante ciò, la produzione non è a rischio. A riferirlo è un recente articolo pubblicato da Reuters, secondo cui il mercato si sta muovendo in maniera rapida per evitare di andare incontro a problemi quando le restrizioni entreranno effettivamente a regime.
Apple: le restrizioni della Cina non mettono a rischio la produzione dei chip
TSMC, che è il più grande produttore di chip su commessa al mondo, ha dichiarato infatti che non si aspetta alcun impatto diretto sulla produzione dalla decisione presa dalla Cina di limitare le esportazioni dei due materiali di cui sopra, ampiamente adoperati nei semiconduttori e nei veicoli elettrici.
Gli analisti, però, avvertono che se Cina e Stati Uniti non riuscissero a sanare la disputa che è ormai in corso da tempo, lo scenario potrebbe essere soggetta a un peggioramento, anche notevole.
La paura più grande è infatti quella che la situazione possa subire cambiamenti in base a come evolverà il rapporto tra Cina e Stati Uniti, senza contare il fatto che si teme possano essere applicate ulteriori limitazioni.
La Cina potrebbe decidere di imporre limitazioni sulle esportazioni di elementi delle terre rare, tra cui il litio, essenziale per la produzione su scala mondiale di batterie per la quasi totalità dei dispositivi elettronici.
La situazione è piuttosto ostica e va tenuto presente che ad oggi la Cina è responsabile di circa il 60% delle materie prime delle terre rare nel mondo, una percentuale questa che risulta essere tutt’altro che di poco conto.