Lo scorso venerdì è arrivata sugli scaffali dei negozi la versione italiana di Office 2008 per Mac OS X . Come di consueto, ogni versione della suite per Mac arriva l’anno seguente rispetto all’uscita della nuova release per Windows. Questo non significa che il pacchetto sia “derivato” dalla versione per il sistema Microsoft, anzi, le differenze sono molte (anche se non mancano alcuni punti in comune), ma viene assicurata la piena compatibilità dei documenti tra i diversi ambienti, argomento che spesso preoccupa chi è intenzionato a passare da PC a Mac.
Come abbiamo già avuto modo di dire , il pacchetto è disponibile in tre diverse versioni: una licenza “Home & Student”, che al prezzo di 139,90 euro consente di installare il pacchetto su tre macchine nello stesso ambito familiare; la licenza standard, che ad un prezzo sensibilmente superiore, pari a 549,90 euro per una sola installazione, consente di utilizzare il pacchetto anche in ambiti professionali/commerciali (e rispetto alla versione Home aggiunge le azioni per automatizzare i flussi di lavoro tramite Automator); e la versione più costosa, la “Special Media Edition”, che al prezzo di 684,90 euro aggiunge al pacchetto standard un’ulteriore applicazione chiamata “Expression Media”, della quale parleremo più avanti.
La versione 2008 di Office per Mac è particolarmente importante in quanto è la prima ad abbracciare il formato Universal Binary, che le permette di girare nativamente sui Mac-Intel senza ricorrere a Rosetta . L’impressione ricevuta durante la presentazione ufficiale è quella di un pacchetto molto rinnovato, e alla prova sul campo la sensazione viene consolidata. Nonostante qualche problema inatteso (non so se è un problema diffuso, ma sul mio iMac G5 Word va regolarmente in crash se eseguito da un utente che non ha i privilegi di amministratore), il pacchetto ha una buona reattività, anche se è leggermente più lento della versione precedente.
La prima cosa che si nota è l’ottimo lavoro eseguito sull’interfaccia, perfettamente in linea con l’attuale stile dei prodotti Apple. Rispetto alla versione 2004, la toolbar è molto più ordinata, con le poche funzioni principali sempre visibili, e quelle secondarie richiamabili su una barra dedicata (chiamata “Barra Multifunzione”). Una palette contestuale, adegua automaticamente le funzioni di formattazione in base agli elementi selezionati, in modo simile a quello che abbiamo già visto in iWork. La stessa palette consente anche di visualizzare la “Tavolozza degli oggetti” (dove sono raccolte forme grafiche, clip-art, immagini della libreria di iPhoto, ecc…), i dizionari, e altro ancora.
Tra le altre novità comuni a tutto il pacchetto, non possiamo non citare il rinnovamento di WordArt e del comparto grafico (con nuovi effetti 2D e 3D), e le funzioni SmartArt, che consentono di inserire diagrammi e grafici per rappresentare visivamente elenchi, gerarchie e altre relazioni professionali. Parlando di compatibilità, oltre ai formati specifici e caratteristici di ogni applicazione, è possibile salvare documenti in formato XML o PDF (quest’ultima opzione ovviamente non aggiunge niente di nuovo rispetto alla classica “Stampa su PDF” da sempre disponibile sotto Mac OS X).
Quello di cui abbiamo parlato finora caratterizza tutti i software del nuovo pacchetto, mentre entrando nello specifico delle singole applicazioni, quella visivamente più rinnovata è Word, dove è stata aggiunta una nuova modalità di visualizzazione, chiamata “Layout di pubblicazione”. Con questa nuova modalità di lavoro è possibile creare brochure e cataloghi interagendo con immagini e box di testo in modo simile ai software di impaginazione, avendo a disposizione temi, modelli, e strumenti, per riuscire a dare al proprio documento il migliore aspetto possibile. Sostanzialmente Word ha fatto il percorso inverso rispetto a Pages, il programma di videoscrittura contenuto in iWork di Apple, nato inizialmente con maggiori propensioni all’impaginazione, ed evolutosi in seguito verso la creazione di documenti più semplici.
Per quanto riguarda Excel, le novità introdotte sono minori: a parte l’inserimento di modelli per i fogli di Gestione Contabile, e i nuovi tipi di grafici, è stata migliorata la semplicità d’uso grazie all’uso combinato del “Generatore di Formule” (che agevola l’inserimento delle funzioni grazie ad un processo guidato) e delle funzioni di “Completamento Automatico” delle formule stesse.
Qualche aggiornamento in più possiamo ritrovarlo in Power Point, dove innanzitutto sono stati inseriti numerosi temi per creare presentazioni più “moderne” rispetto a quelle a cui eravamo abituati con le vecchie versioni, e ogni tema contiene al suo interno diversi layout per adattare le slide alle diverse situazioni, mantenendo uno stesso tema conduttore dal punto di vista grafico. In questa applicazione l’utilizzo della barra multifunzione è stato sfruttato nel migliore dei modi per presentare all’utente tutte le funzioni principali in maniera ordinata: temi, layout transizioni, e stili (oltre ai già citati grafici, SmartArt e WordArt) sono infatti raccolti in questa barra, mentre la palette flottante è utilizzata per formattazione ed effetti di animazione. PowerPoint supporta nativamente Apple Remote (il telecomando fornito insieme ad ogni Mac) e consente di salvare le presentazioni come filmato, sequenza di immagini, o di esportarla direttamente verso iPhoto, per un eventuale sincronizzazione con un iPod.
Per quanto riguarda Entourage, la novità principale è l’abbinamento ad un altro software chiamato “My Day”, che consiste in una sorta di piccola agenda che può stare sempre in primo piano e consente di gestire gli appuntamenti e gli impegni della giornata, il tutto sincronizzato con lo stesso Entourage, ed eventualmente con iCal. Tutto il comparto della pianificazione è stato migliorato per rendere la gestione degli eventi più flessibile, e dal calendario possiamo contrassegnare ogni elemento in base a diverse categorie. Ovviamente attraverso Spotlight possiamo ritrovare qualsiasi informazione presente in Entourage, che si tratti di appuntamenti segnati sul calendario o allegati dei messaggi. Anche i messaggi di posta possono essere “colorati” in base alle categorie che gli vogliamo assegnare, mentre sono stati potenziati i filtri specifici per la rilevazione dei tentativi di phishing. Veniamo ora ad Expression Media, l’applicazione new entry di Office 2008 inclusa nell’edizione Special Media Edition. Si tratta di un software abbastanza completo che consente di catalogare immagini (o file multimediali in genere) creando poi degli archivi che contengono tutte le informazioni relative ai file memorizzati: supporto del file originale, percorso, dati di esposizione (nel caso di foto), tag associati all’immagine, e molto altro ancora. Ovviamente attraverso il catalogo possiamo fare delle ricerche mirate su ogni dato memorizzato, e lo stesso catalogo, di dimensioni contenute in quanto contiene solo un’anteprima dell’immagine vera e propria, può essere facilmente trasportato e visualizzato tramite apposito reader anche da chi non possiede l’applicazione.
Ma Expression Media non è solo questo: questo software contiene tutte le principali funzionalità di modifica e ritocco delle immagini (come regolazione del contrasto e dei colori), e permette di creare presentazioni, provini di stampa o composizioni di immagini in formato PDF. Infine, per chi preferisce mostrare le proprie foto sul Web, è possibile creare una semplice galleria HTML scegliendo tra diversi temi e caricando direttamente le pagine sul server.
Le possibilità offerte da questo software sono molte, ma Expression Media sembra un’applicazione a sé stante, poco integrata e con un’interfaccia meno curata rispetto al resto del pacchetto Office. Tutti questi problemi potrebbero facilmente essere superati dall’aggiornamento alla versione successiva, che sarà disponibile gratuitamente dal prossimo luglio per chi ha acquistato Office 2008 “Special Media Edition”, ma il problema principale resta il prezzo di questa licenza di Office, sicuramente non alla portata di tutti, e il solo Expression Media non può bastare per giustificarlo.
Tirando le somme, visto il prezzo concorrenziale (tre licenze a 140 euro), la versione “Home & Student” di Office 2008 entra in diretta concorrenza con iWork, offrendo una suite di prodotti completamente alternativa al software di Apple: oltre a Word, Excel e Power Point (che trovano i loro corrispettivi rispettivamente in Pages, Numbers e Keynote) il pacchetto Microsoft offre anche Entourage e Messenger, i cui utilizzi si sovrappongono a Mail, iCal e iChat già presenti su ogni Mac.
Nonostante l’integrazione del pacchetto Microsoft sia per ovvi motivi meno spinta con il resto delle applicazioni Apple, il pacchetto Home può rappresentare la soluzione ideale per chi necessita della massima compatibilità con i corrispondenti prodotti Windows, anche perché Pages ha sicuramente meno funzioni rispetto Word, e Numbers ha un’impostazione al foglio di calcolo completamente diversa rispetto alle abitudini classiche di chi è solito usare Excel.
Per quanto riguarda le presentazioni, credo invece che keynote rappresenti una soluzione migliore rispetto a PowerPoint, soprattutto per chi ricerca alcuni dettagli grafici. È un vero peccato invece che “Expression Media” sia disponibile solo con il pacchetto più costoso, in quanto (pur con tutti limiti evidenziati, e le migliorie auspicabili per la prossima release) potrebbe rappresentare un’alternativa a iPhoto per molti utenti, non necessariamente professionali.
Da segnalare, infine, la consueta assenza di una qualsiasi applicazione per la gestione di database, applicazione che nel pacchetto Office per Windows è rappresentata da Access, mentre nel pacchetto per Mac è sempre mancata, nonostante le richieste sempre più numerose degli utenti che hanno effettuato il cambio di piattaforma (o sono intenzionati a farlo).
Un’ultima domanda alla quale né Microsoft né Apple Italia, hanno saputo (o voluto) rispondere riguarda il possibile supporto a iPhone e iPod Touch: attualmente i documenti di Office sono già visualizzabili su questi dispositivi (per esempio se ricevuti via e-mail), ma con l’uscita dell’SDK possiamo aspettarci che venga rilasciata una sorta di versione pocket che consenta anche di editarli?
Domenico Galimberti
(Per contattare l’autore scrivere alla redazione )