Con l’annuncio di M1 ha ufficialmente preso il via la nuova era dei Mac. Nel suo evento di ieri Apple l’ha presentata come una vera e propria rivoluzione, noi le attribuiamo i connotati di una scommessa. Il passaggio all’architettura ARM e la progettazione interna delle componenti hardware core dei propri computer consentirà al gruppo di Cupertino di ottenere risultati importanti in termini di ottimizzazione, ma almeno per questa prima incarnazione del system on a chip qualche limite non manca.
Qualche limite per i Mac ARM con Apple M1
La prima e più severa è quella che sembra non poter garantire il supporto a oltre 16 GB di RAM. Una restrizione che siamo certi farà storcere il naso a chi si trova quotidianamente a dover gestire carichi di lavoro pesanti. Considerando come i modelli proposti dalla mela morsicata puntino anche e soprattutto ai professionisti, non si potrà che tenerne conto in fase di valutazione dell’acquisto.
L’altro limite è quello che riguarda l’impossibilità di collegare al computer una GPU esterna. Anche in questo caso, i creativi e tutti coloro alle prese con le operazioni di rendering o editing più complesse potrebbero non gradire, soprattutto se già in possesso di hardware dedicato. È con tutta probabilità anche per questo motivo che la transizione per l’addio a Intel sarà progressiva e impiegherà circa un paio d’anni per giungere a compimento.
[gallery_embed id=171324]
Chiudiamo con tutte le novità annunciate ieri da Apple durante l’evento One More Thing, chiuso con un intervento a sorpresa dell’uomo-PC della campagna Get a Mac:
- M1 è il primo SoC di Apple Silicon;
- macOS Big Sur ha finalmente una data di lancio;
- il nuovo MacBook Air con Apple M1;
- il nuovo Mac mini con Apple M1;
- il nuovo MacBook Pro da 13 pollici con Apple M1.