GPU con architettura di nuova generazione e un incremento significativo a livello di prestazioni per CPU e Neural Engine: così si presenta la nuova linea Apple M3. Realizzati con processo a 3 nanometri, i nuovi chip di Cupertino trovano posto fin da subito nei modelli di MacBook Pro e iMac appena annunciati e disponibili sul mercato a partire dal 7 novembre.
Apple M3: 3 nanometri e 95 miliardi di transistor
Il nuovo approccio adottato in fase di produzione permette di racchiudere un numero maggiore di transistor in meno spazio, a beneficio di velocità ed efficienza. Qual è, in termini numerici, il passo in avanti? M3 contiene 25 miliardi di transistor, 5 miliardi in più rispetto al predecessore M2. E nella variante Max arriva a 92 miliardi, garantendo il supporto a 128 GB di memoria unificata.
M3, M3 Pro e M3 Max hanno in dotazione una GPU con Dynamic Caching, mesh shading e ray tracing con accelerazione hardware. Migliorata anche l’architettura della CPU con performance core più veloci fino al 30% rispetto a quelli della famiglia M1 ed efficiency core che portano l’incremento fino al 50%. Lo stesso vale per il Neural Engine dedicato alle operazioni legate all’intelligenza artificiale: +60% rispetto a quanto visto su M1.
- Apple M3: CPU 8 core (4 performance e 4 efficiency), GPU fino a 10-core, Neural Engine, 25 miliardi di transistor, fino a 24 GB di memoria unificata;
- Apple M3 Pro: CPU fino a 12-core (6 performance e 6 efficiency), GPU fino a 18-core, Neural Engine, 37 miliardi di transistor fino a 36 GB di memoria unificata;
- Apple M3 Max: CPU fino a 16-core (12 performance e 4 efficiency), GPU fino a 40-core, Neural Engine, 92 miliardi di transistor, fino a 128 GB di memoria unificata.
In linea con l’impegno di Apple sul fronte della sostenibilità, i nuovi chip garantiscono un notevole risparmio energetico in confronto a quanto offerto dalle generazioni precedenti. Questo si traduce anche in un vantaggio in termini di durata della batteria, prolungando l’autonomia fino a 22 ore con una sola ricarica.