Il nuovo Mac mini, annunciato da Apple a fine ottobre, ha dimensioni inferiori alla precedente generazione e ovviamente integra componenti hardware migliori. Gli esperti di iFixit hanno smontato il dispositivo, scoprendo che l’unità a stato solido può essere aggiornata. C’è tuttavia un piccolo problema.
SSD sostituibile, ma formato proprietario
Gli esperti di iFixit sottolineano che Apple applica prezzi maggiorati per gli upgrade di RAM e storage. Inizialmente potevano essere aggiornati e quindi acquistati a prezzi inferiori da altre fonti. L’azienda di Cupertino ha successivamente deciso di saldare tutti i componenti sulla scheda madre, impedendo l’aggiornamento.
La RAM del nuovo Mac mini è ancora saldata, ma l’unità a stato solido può essere rimossa. Ciò consente di installare un SSD da 256 GB (come l’originale della versione base con chip M4) oppure raddoppiare la capacità a 512 GB. Non c’è nessun blocco software, come nel Mac Studio, ma è sufficiente usare il tool Apple Configurator.
Apple ha tuttavia utilizzato un formato proprietario che sembra simile a M.2. Al momento non è possibile acquistare un SSD di terze parti. Gli utenti possono però installare l’unità a stato solido recuperata da un altro Mac mini. La differenza di prezzo tra le versioni con SSD da 256 e 512 GB è 230 euro.
Un altro punto a favore di Apple è la modularità delle porte frontali. Le due porte USB Type-C e il jack da 3,5 millimetri possono essere facilmente rimosse e sostituite (quelle posteriori sono saldate). Al termine del teardown, il nuovo Mac mini ha ricevuto un punteggio di 7/10.