Quando Apple ha lanciato, mesi addietro, i nuovi MacBook Air e il MacBook Pro da 13 pollici basati sui chip proprietari M2 ha messo in atto una pratica decisamente poco apprezzata che ha permesso all’azienda di risparmiare qualche spicciolo sul costo dei materiali di assemblaggio, ma che ha generato un po’ di malcontento generale: l’impiego di SSD più lenti nelle configurazioni base dei computer. La stessa cosa, a quanto pare, si è ripetuta con i nuovi MacBook Pro e con il nuovo Mac mini.
Apple: i nuovi MacBook Pro e Mac Mini sono più lenti dei predecessori
I nuovi computer da poco lanciati, infatti, presentano un minor numero di NAND nella loro configurazione base, in confronto a quanto offerto dai predecessori. Non si tratta, dunque, di memorie qualitativamente inferiori, ma di un’impiego di una quantità ridotta delle stesse che va a inficiare le prestazioni di lettura e scrittura rispetto ai modelli precedenti.
Andando più in dettaglio, nel caso dei MacBook Pro di nuova generazione da 14 pollici e da 16 pollici il taglio di memoria base è di 512 GB. Sui modelli del 2021, questi 512 GB erano ricavati attraverso l’utilizzo di 4 NAND da 128 GB, mentre sulle varianti di inizio 2023 si è passati a una configurazione costituita da 2 unità da 256 GB.
Il modello del 2021 offriva delle prestazioni piuttosto solide anche sulla versione base, arrivando a 4.900 MB/s in lettura e 3.950 MB/s in scrittura, mentre la versione 2023 va a fermarsi rispettivamente a 2970 MB/s e 3.150 MB/s (arrotondati).
Per quanto riguarda il Mac mini, presenta una sola memoria da 256 GB e visto che le sue velocità si attestano sui 1.500 MB/s ottiene risultati di lettura e scrittura nettamente inferiori rispetto a quelli del precedente Mac mini con M1, precisamente sino addirittura al 30/50% in meno a seconda dello scenario.
È probabile che la maggior parte delle persone non noti queste differenze di velocità SSD nell’uso quotidiano, ma sarebbe stato preferibile vedere un aumento delle prestazioni su tutta la linea dei nuovi Mac, ovviamente. Nonostante questi benchmark iniziali, i nuovi MacBook Pro e Mac mini con chip M2 rimangono però alcuni dei migliori computer Apple attualmente disponibili sul mercato.